La storia della settimana

In attesa di trapianto, muore prima dell’intervento

Gela – E’ la storia di una corsa contro il tempo, ed ha vinto il tempo che si è perduto. Una storia di destino avverso e di un fulmine che ha colpito una famiglia sana. Sono le famiglie sane ad essere smembrate, una prova in più per chi vive nella morigeratezza. La storia di un giovane uomo che a 42 anni ha lasciato i suoi figlioletti di 2 e 5 anni e la giovane moglie. Il povero uomo aveva avuto qualche problema di salute nonostante la sua giovane età. Un problema di funzionalità divenuto importante che aveva indotto i medici a consigliare il trapianto. Aveva consultato diversi centri specializzati e, di recente, era di ritorno dall’istituto specialistico di Palermo che lo aveva già messo in lista d’attesa per l’intervento di trapianto. Ma ieri mattina, proprio quando la speranza stava aprendo il suo cuore e quello della sua famiglia è arrivata la crisi fatale, quella che non gli ha lasciato scampo nonostante la richiesta di intervento della moglie e del fratello ed il tentativo di rianimazione. Non c’è stato nulla da fare. N. non ce l’ha fatta. Un coro unanime di cordoglio si è alzato dai social dove tutti i suoi amici si sono stretti al dolore della famiglia ed hanno manifestato il loro stesso dolore descrivendolo per come era: marito devoto, padre esemplare, uomo onesto e laborioso e non per dovere di circostanza ma perché lo era davvero. Chi consolerà la sua compagna di sette anni; chi potrà colmare il vuoto che avvolge su figli che cresceranno senza padre e chi potrà lenire il dolore dei parenti.

La settimana scorsa è morto un trapiantato di 53 anni che era stato contagiato dal coronavirus, un altro dolore immane per chi aveva tentato di tutto pur di mantenere la vita.

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