La storia della settimana

Sandro Gemma ha lasciato una traccia indelebile in Bolivia

“La morte porta si con sé un dolore che nessuno potrà sanare e l’amore lascia un ricordo che mai nessuno potrà rubare. Con dolore le autorità della popolazione indigena San José de UChupiamona si uniscono al dolore della famiglia del signor Alessandto Claudio Gemma, che riposi in pace che goda della luce di Dio, che ci aiutò nel commercio, marketing e traduzione dall’inglese allo spagnolo, diventando una persona dalle mille risorse nell’impresa chalán.

Nella comunità diede il suo contributo come professore di inglese sia a scuola sia tra gli indigeni. Formó nuove guide bilingue e incentivó I GIOVANI della popolazione indigena di San José de UChupiamonas a inserirsi nel turismo e nella cura dell’ambiente.

Un amico amato da tutti quelli di UChupiamonas. Lo ricorderemo sempre. DIO lo riceva nella sua santa gloria e alla famiglia doni pace, consolazione e rassegnazione. San JOSE DE UCHUPIAMIONAS”.

Queste sono le parole che la televisione della Costarica ha dedicato ad Alessandro Claudio Gemma, figlio della gelese Giovanna Alessi e del prof. di filosofia Mario Gemma, cresciuto a Gela ed amato dai suoi amici che oggi lo piangono. Gli over 50 ricordano il bambino biondo che giocherellava nello show room avveniristico della mamma, meta della Gela borghese degli anni 80 per l’acquisto di regali ed oggettistica singolare.

Ad un certo punto della sua vita il giovane Sandro decise di abbandonare tutto per recarsi nella giungla boliviana tra gli indios ad aiutare concretamente quella popolazione. Ha due figlie piccole. Poi si è trasferito in Costarica e con l’aiuto dell’ attuale compagna, ha costruito un hotel. Sempre attivo e vulcanico nel sociale, si è prodigato nell’ istruire guide turistiche locali e TV. Non ancora quarantenne scopri’ di portare dentro di sé un male che l’ha consumato inesorabilmente.

Ecco il servizio in lingua originale

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