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La noia ed i diritti dei cittadini

In tempi di coronavirus, di chiusura scuole, di problematiche per le famiglie i cui genitori sono entrambi lavoratori e che non sanno a chi affidare i propri figli, si può incorrere in incidenti di percorso. In un città come Gela qualche mamma che non lavora c’è e quindi può accudirli oppure ci sono i nonni, sempre disponibili. Questo per i più piccoli, mentre i più grandi, dai 14 anni in su, sciamano per la città senza meta, anche quasi nel nulla, visto che gli assembramenti pubblici sono sconsigliati. Succede poi, che il branco motorizzato da papà e mammà, decida di utilizzare un parcheggio pubblico quale luogo di scorribande e, come detto forse per noia, forse perché il cervello non lo accompagna per nulla, decide di devastare una parte del parcheggio, non sapendo che poco dopo qualcuno renderà conto a loro ed alla famiglia, ma soprattutto in tempo di social, li metterà, con le dovute cautele, alla mercé della città. Ma Gela non è Roma, Milano, Palermo, Siracusa, Catania o Messina, qui ci conosciamo tutti. Basta la livrea del motorino, il colore del casco, il colore della tuta, ecc ecc, per sapere esattamente chi è e da che famiglia proviene. Ma non hanno fatto i conti con chi ha deciso di sistemare il parcheggio e renderlo fruibile in sicurezza, installando telecamere talmente piccole e con una definizione particolarissima, tanto da leggere anche la marca delle loro mutande.
La cosa che lascia basiti, è chi, ancora, li difende, come riportiamo qui di seguito,

Lascia davvero senza parole il commento, perché definisce la noia e il non esserci nulla in città, un modo per devastare la cosa pubblica. Il diritto del cittadino deve essere tutelato dall’amministrazione che governa questa città ma il cittadino ha il dovere di tutelare il bene pubblico che sia una piantina o un parcheggio, pertanto non vorremmo più tornare su questo tema e che questo ragazzi paghino il dovuto e sia di monito per gli altri….. Il grande fratello non è solo una trasmissione, ma anche un modo per controllarci, chi si lamenta di ciò ha qualcosa da nascondere ma la stragrande maggioranza apprezza.

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