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Era bella la normalità che ovviamente tornerà. Forza Gela

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Era da tempo, che non mi commuovevo così. E per commozione intendo le vere lacrime. Quelle lacrime che scendendo sulle guance, mi hanno fatto capire quanto si possa amare una terra, nonostante non vi si sia nato.

Amare una terra e lavorare costantemente affinchè possa davvero risorgere nonostante le “frenate” frequenti, i capitomboli repentini, il menefreghismo che si tocca con mano, il senso civico che arranca.

E poi come un fiore nel deserto, ma non un fiore qualsiasi, un fiore colorato, profumato, vigoroso, bellissimo, ti trovi di fronte a parole, lette in modo magistrale, ma ancora di più scritte con il cuore. Già me la vedo, toglierisi il cuore dal petto e scrivere ciò che viene letto; lo so è assurdo, ma vedete, credo davvero che scrivere con il cuore voglia dire questo e tutto ciò, deve essere fatto per questa città, per Gela. Dallo spazzino all’avvocato, dal panettiere al dipendente comunale, dal fioraio al sindaco.

Grazie ad Evita Lorefice che ha estratto, dal suo cuore, ciò che forse davvero noi tutti pensiamo e ce lo ha donato.

Grazie a Walter Trovato che con la sua voce, con un velato accento siciliano, molto dolce e avvolgente ha dato vita a questo sogno.

Restiamo a casa e quando usciremo cambiamo questa città ricordando che abbiamo contribuito a continuare a vivere ma anche a quella di qualcun altro.

Massimo VELLA

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