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Che fine ha fatto la candidatura a “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” della Valle Gela, all’Unesco?

Era il 17 ottobre 2019 quando fu presentata la candidatura a “Patrimonio Mondiale dell’umanità”  dell’identità culturale della Valle del Gela. Come tutti i progetti era stato presentato, in aula consiliare, perché ” è un patrimonio da valorizzare e tramandare”,  LEGGI L’ARTICOLO “Prende il via la candidatura UNESCO dell’identità culturale della Valle del Gela”

Erano anche stati scomodati, l’Università UNITELMA della Sapienza di Roma sede di cattedra Unesco sul patrimonio culturale, il Consiglio Nazionale delle Ricerche,  esperti del mondo culturale ed economico (i nomi?) e la partecipazione dei comuni di Gela, Butera e Niscemi. Tra gli sponsor avrebbe dato la sua disponibilità anche una banca di interesse territoriale (il nome?).

Dai dati Unesco Tentative List  ( Un Tentative List è un inventario di quelle proprietà che ogni Stato Parte intende prendere in considerazione per la nomina), non risulta essere stato preso in considerazione né nel 2019 né nel 2020, Se sono stati così prodigi di INFORMARCI della candidatura, potrebbero informarci anche di come sta proseguendo l’iter, o come spesso succede in città, si annuncia e poi più nulla si sa? Restiamo in cortese attesa che i promotori del tempo ci rendano edotti sullo stato dell’arte.

  • Giuseppe  Nicoletti, Presidente del comitato promotore
  • prof.  Alessandro  Morselli  docente  dell’Università  Unitelma Sapienza e componente del comitato scientifico regionale per il Piano Strategico  Sicilia 2030;
  • l’ing. Giuseppe Morselli del volontariato culturale;
  • l’arch, Ennio Turco Direttore del Polo Museale Regionale di Gela
  • I comuni di Gela, Niscemi e Butera.

Ma Come funziona?

A decidere quali siti verranno candidati all’Unesco per diventare Patrimoni dell’Umanità sono le Commissioni Nazionali preposte allo scopo. Anche l’Italia, ovviamente, ne ha una: è presieduta da Franco Bernabè ed è composta da molti membri indicati da vari ministeri.
Ogni anno, la Commissione Nazionale esamina le candidature dei vari siti già nella “Tentative List” e sceglie quali possono essere inoltrate alla sede centrale Unesco per essere prese in considerazione. Il punto è che negli ultimi anni ogni Paese – per decisione Unesco – può proporre al massimo due candidature, solitamente una per i Beni culturali e una per i Beni naturali o paesaggistici. Scatta quindi una vera e propria “battaglia” per rientrare tra i siti prescelti – il che in ogni caso non garantisce in alcun modo che il processo vada a buon fine, cioè porti alla nomina vera e propria.
Quando dunque un sito viene nominato Patrimonio dell’Umanità non è affatto una sorpresa, come alcuni lasciano intendere, ma l’ultimo atto di un lungo percorso che vede tra l’altro vari passaggi intermedi. Gli esperti Unesco (che si appoggia a vari organismi tecnici per la valutazione, tra cui l’Icomos (International Council on Monuments and Sites) e la Iucn (International Union for the Conservation of Nature) valutano i dossier ed esprimono pareri preventivi sulle candidature.

Per il 2019, per esempio, l’Italia era in procinto di candidare gli “ecosistemi forestali della Sila”, la bellissima area in Calabria già tutelata da un parco nazionale e già in “Tentative List” da alcuni anni. Dopo un parere negativo dell’Iucn, tuttavia, la commissione nazionale ha preferito soprassedere. Sembra che la Sila non avesse tutti i requisiti per diventare patrimonio Unesco, che ricordiamo essere molto restrittivi e puntuali, codificati secondo vari parametri. Non basta essere “belli” o “antichi” per diventare Patrimoni dell’Umanità: bisogna essere unici, straordinari, di rilevanza mondiale, e soprattutto rispondere a caratteristiche ben definite che qui sarebbe troppo lungo elencare. Per la Sila, per esempio, probabilmente, è troppo forte l’antropizzazione del territorio perché rientri nella World Heritage List (l’area rientra già nel programma Unesco Man and Biosphere).

LE CANDIDATURE UNESCO 2019
Detto questo, per il 2019 la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha scelto di proporre due siti, la cui nomina verrà ufficializzata o bocciata dall’Unesco a luglio, in occasione del meeting che quest’anno sarà in Azerbaigian. La notizia è arrivata nei giorni scorsi direttamente dal Consiglio Direttivo della Commissione.

Il primo è detto “Le Alpi del Mediterraneo”: è un sito naturale, che coinvolge tre Stati (Italia, Francia e Principato di Monaco) e che è ritenuto di rilevanza mondiale grazie a una storia geologica unica e a una grandissima ricchezza naturale in termini di ambienti e specie. Comprende una vasta zona di Piemonte e Liguria, oltre che di Francia e Monaco, in parte già tutelata da varie aree protette, tra cui il Parco Naturale delle Alpi Marittime, il Parco Nazionale del Mercantour,  l’Area protetta regionale Giardini Botanici Hanbury.

Il secondo è invece un sito “rimandato” lo scorso anno, che nel 2019 si ripresenta con un nuovo dossier. Si tratta delle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene“, in Veneto (proclamazione è avvenuta il 7 luglio 2019) a Baku. Nel 2018 l’Unesco aveva espresso parecchi dubbi sulla unicità e sulla preservazione del territorio.

LE CANDIDATURE UNESCO 2020
Per il 2020, invece, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco punta su altri due siti. Il primo è chiamato “Padova Urbs Picta-Giotto, La Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del Trecento” e riguarda gli straordinari monumenti di Padova che conservano importanti testimonianze pittoriche: Cappella degli Scrovegni e Chiesa degli Eremitani, Palazzo della Ragione, Battistero del Duomo, Cappella della Reggia Carrarese, Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio, Oratorio di San Michele.

Il secondo invece è un sito seriale, detto “Great Spas of Europe” che raggruppa, oltre al nostro Paese, Germania, Austria, Francia, Belgio, Regno Unito e Repubblica Ceca. Si tratta di dieci siti termali storici: per l’Italia è candidata Montecatini Terme. 

Per tutti gli altri già inseriti nella “Tentative list” bisognerà aspettare.
Elenco dei siti italiani patrimonio mondiale e data di iscrizione
55. 2019‬ Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
‪54. 2018‬ Ivrea, città industriale del XX secolo
‪53. 2017‬ Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (bene transnazionale, per l’Italia    Parco Nazionale Lazio, Abruzzo e Molise, Sasso Fratino, Monte Raschio, Foresta Umbra, Cozzo Ferriero, Monte Cimino)
‪52. 2017‬ Opere di difesa veneziane del XVI e XVII sec. Stato di Terra-Stato di Mare Occidentale (bene transnazionale, per l’Italia Peschiera, Bergamo, Palmanova)
‪51. 2015‬ Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
‪50. 2014‬ Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
‪49. 2013‬ Monte Etna
‪48. 2013‬ Ville e giardini medicei in Toscana
‪47. 2011‬ Siti palafitticoli preistorici delle alpi
‪46. 2011‬ I longobardi in Italia. Luoghi di potere
‪45. 2010‬ Monte San Giorgio
‪44. 2009‬ Dolomiti
‪43. 2008‬ La ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina
‪42. 2008‬ Mantova e Sabbioneta
‪41. 2006‬ Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli
‪40. 2005‬ Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica
‪39. 2004‬ Val d’Orcia
‪38. 2004‬ Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia
‪37. 2003‬ Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia
‪36. 2002‬ Le città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale)
‪35. 2001‬ Villa d’Este (Tivoli)
‪34. 2000‬ Assisi, La Basilica di San Francesco e altri siti Francescani
‪33. 2000‬ Città di Verona
‪32. 2000‬ Isole Eolie
‪31. 1999‬ Villa Adriana (Tivoli)
‪30. 1998‬ Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula
‪29. 1998‬ Centro Storico di Urbino
‪28. 1998‬ Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia
‪27. 1997‬ L’Orto botanico di Padova
‪26. 1997‬ Piazza Armerina, villa romana del Casale
‪25. 1997‬ Area Archeologica di Agrigento
‪24. 1997‬ Su Nuraxi di Barumini
‪23. 1997‬ Residenze Sabaude
‪22. 1997‬ Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
‪21. 1997‬ Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande
‪20. 1997‬ Costiera Amalfitana
‪19. 1997‬ Il Palazzo reale del XVIII secolo di Caserta con il Parco, l’Acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio
‪18. 1997‬ Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
‪17. 1996‬ Centro storico di Pienza
‪16. 996‬ Monumenti paleocristiani di Ravenna
‪15. 1996‬ Trulli di Alberobello
‪14. 1996‬ Castel del Monte
‪13. 1994‬ La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto
‪12 1993‬ I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera
‪11. 1990‬ Centro Storico di San Gimignano
‪10. 1987‬ Piazza del Duomo a Pisa
‪9. 1987‬ Venezia e la sua Laguna
‪8. 1995‬ Centro storico di Siena
‪7. 1995‬ Centro storico di Napoli
‪6. 1995‬ Crespi d’Adda
‪5. 1995‬ Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po
‪4. 1982‬ Centro storico di Firenze
‪3. 1980‬ La Chiesa e il convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e il ‘Cenacolo’ di Leonardo da Vinci
‪2. 1980‬ (e 1990) Centro storico di Roma, le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le Mura
1. 1979 Arte Rupestre della Valle Camonica
Elenco del Patrimonio Culturale Immateriale e data di iscrizione
12. 2019‬ Alpinismo (Francia, Italia, Svizzera) – MIBACT
‪11. 2019‬ Festa della Perdonanza Celestiniana -MIBACT
‪10. 2019‬ Transumanza (Italia, Grecia, Austria) -MIPAAF/MATTM
‪9. 2018‬ Arte dei Muretti a Secco (Multinazionale Croazia, Cipro, Francia, Italia, Grecia, Slovenia, Spagna, Svizzera)-MIPAAF
‪8. 2017‬ L’arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani-MIPAAF
‪7. 2016‬ La falconeria, un patrimonio umano vivente MIBACT (multinazionale: Italia, Germania, Arabia Saudita, Austria, Belgio, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Francia, Ungheria, Kazakhistan, Marocco, Mongolia, Pakistan, Portogallo, Qatar, Repubblica Araba Siriana, Repubblica di Corea, Repubblica Ceca)
‪6. 2014‬ La pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria- MIPAAF
‪5. 2013‬ La dieta mediterranea (multinazionale: Italia, Cipro, Croazia, Spagna, Grecia, Marocco, Portogallo) MIPAAF
‪4. 2013‬ Le celebrazioni delle grandi macchine a spalla (MIBACT)
‪3. 2012‬ Il Saper fare liutario di Cremona (MIBACT)
‪2. 2008‬ Il Canto a tenore sardo (MIBACT)
1. 2008 Il teatro delle marionette siciliane e dell’Opera dei Pupi (Mibact)
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