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Il bagno di folla a Gela di Giuseppe Conte. Oggi Enna

Ieri sera il secondo giorno si conclude a Gela. “C’è la possibilità di competere per guidare la regione. Siamo pronti, Nuccio Di Paola è un ottimo candidato, la squadra è molto forte, esperta, seria competente. E siamo in condizioni di offrire una svolta alla Sicilia”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, rispondendo ai giornalisti prima di cominciare il comizio a Gela insieme al candidato alla presidenza della Regione siciliana Nuccio Di Paola. Oggi Di Paola ha detto: “Siamo a 4 punti da Schifani. Non possiamo dare l’Isola a un imputato”. Sul Decreto aiuti ter del Governo per aiutare gli imprenditori Conte ha aggiunto: “Se continua così dobbiamo fare un decreto ogni settimana o ogni 15 giorni. Purtroppo bisogna intervenire a monte. In Europa è mancato il coraggio e la determinazione di inchiodare tutti i paesi europei per una svolta comune nel segno unitario europeo”. In piazza Umberto a Gela alcuni operai hanno esposto uno striscione per chiedere di salvare il bonus 110%. “Hanno ragione – ha detto Conte – per questo ci siamo battuti per fare approvare la norma nel decreto aiuti bis per fare circolare i crediti bloccati. Sono 630mila i nuovi occupati con il super bonus, nel settore delle costruzioni e nell’indotto, un grande volano per l’Italia che bisogna rendere strutturale”.

OGGI AD ENNA

“Abbiamo l’occasione per assumerci la responsabilità di governare quest’Isola. Adesso è il momento della svolta e possiamo farlo contemporaneamente a livello regionale e nazionale. Andare da soli senza accozzaglie e cartelli elettorali, senza compromessi, ci consentirà di rispettare ancora più efficacemente gli impegni che stiamo prendendo. Dalla Sanità alla scuola, ad una transizione ecologica vera, che porti le rinnovabili, che tagli l’inquinamento”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, oggi ad Enna nell’ambito del tour in Sicilia che lo vede impegnato nella campagna elettorale.
“Avete visto i cambiamenti climatici cosa portano. Avete visto nelle Marche, una tragedia, intere famiglie sono state distrutte. Ci avviamo ad un futuro dove i cambiamenti climatici porteranno quello che abbiamo sotto gli occhi. Siccità, alluvioni. Non possiamo più aspettare, dobbiamo proteggere questa isola, questa penisola, il pianeta. Dobbiamo investire massicciamente nelle rinnovabili, basta con il fossile, con le immissioni di Co2 che ci inquinano la vita ed il futuro e lo tolgono ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Dobbiamo scegliere definitivamente la legalità. Basta incertezze e ambiguità, basta comitati d’affari , ha aggiunto. “Già con il piano nazionale di ripresa e resilienza, i soldi che abbiamo portato dall’Europa, avete visto che già ci sono all’opera comitati di affari per drenare queste risorse. La politica tradizionale non vuole che queste risorse siano utilizzate per voi – ha detto – vuole che siano utilizzate per i soliti gruppi imprenditoriali, per gli amici degli amici. Quando non c’è mala fede nella politica tradizionale, c’è l’incapacità. La Sicilia è rimasta fuori dai bandi del Pnrr perché in Sicilia l’assessorato all’agricoltura, non è stato capace di presentare un solo progetto valido per i fondi europei del Pnrr. Occorre anche competenza”.

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