CronacaGela

Gela: la questione sanitaria apre una voragine tra cittadini e amministrazione che prende le parti di Asp.

Ieri, giovedì 14 luglio, si è svolto un’incontro presso la sala riunioni dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Il dibattito è solo l’ultimo atto della querelle che si trascina ormai da tempo e che riguarda soprattutto tematiche legate al depotenziamento dei servizi e dei reparti del nostro ospedale, tra trasferimenti e chiusure continue , per finire alla cronica carenza di personale, che sta raggiungendo livelli davvero preoccupanti. L’incontro si sarebbe dovuto tenere in municipio , già la settimana scorsa, e prevedeva solamente la presenza dei componenti del comitato, rappresentato da Filippo Franzone e Luciana Carfi’, del sindaco Lucio Greco e del manager dell’ ASP, poi per varie ragioni si è svolto solo ieri in ospedale e con una presenza molto più folta di quella inizialmente stabilita. Nell’incontro di ieri infatti, oltre ai rappresentanti del comitato, del sindaco e del manager dell’ ASP , Alessandro Caltagirone, erano presenti i primari dell’ospedale di Gela , il Presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito ed alcuni consiglieri comunali, tra cui il Presidente della commissione consiliare Sanità Rosario Trainito.

Proprio l’intervento di quest’ultimo ha suscitato accese polemiche nel corso dell’incontro, riportiamo di seguito fedelmente le parole dello stesso consigliere : “Il problema sanitario è un problema che c’è in tutta Italia . Naturalmente io non sono mai stato d’accordo con questo comitato, per come si è mosso , sono sincero, perché io non vado mai contro la mia città, io sono sempre a favore del mio territorio e per ottenere risultati io parto dall’idea che, chiamo il direttore generale, chiamo il direttore sanitario e gli dico, vieni a Gela e vieni a risolvere i problemi che ci sono. Noi abbiamo problemi organizzativi, strutturali”. Il consigliere dicendo che i problemi sanitari sono in tutta Italia, vorrebbe forse addolcire la pillola con l’intramontabile “mal comune mezzo gaudio?” In effetti i problemi alla sanità sono uno dei problemi che affliggono il nostro paese è anche vero però che la sanità nazionale spesso raggiunge livelli più che decenti di servizio e funzionalità, cose che da anni ormai, nonostante il lodevole impegno del personale ospedaliero gelese , per la città sono solo un miraggio ed un bene continuamente agognato. Secondo il consigliere Trainito, il comitato Sos Vittorio Emanuele non si è mosso bene , “sono sincero perché io non vado mai contro la mia città” , quindi un comitato che lotta per affermare il diritto ad una sanità decente , in realtà, magari non intenzionalmente, va contro la città?Il consigliere Trainito propone una ricetta , per la risoluzione dei problemi della sanità locale , tanto semplice che appare financo originale : ” chiamo il direttore generale, il direttore sanitario, gli dico vieni a Gela e vieni a risolvere i problemi che ci sono ” , ne più e ne meno quello che fa a suo modo , richiamando più che chiamando, modalità che non piace al consigliere, il comitato come cittadinanza attiva.Quindi basterà chiamare da ora in poi e i problemi saranno tutti risolti , basterà chiedere ai vari direttori di venire a Gela , subito , tra un anno , piano o di fretta poco importa , il segreto per risolvere i problemi è chiamare e sempre chiamare. Sicuramente anche per la mancata realizzazione di posti nella terapia intensiva servira chiamare, certo anni di chiamate continue finiscono per stancare . Chissa se sono stati chiamati i direttori quando un intero reparto , malati compresi, sono stati trasferiti a Caltanissetta, con i drammatici risvolti seguiti alla vicenda , in quel caso la chiamata è servita a poco , ma probabilmente non hanno sentito o il telefono era occupato.

Non è mancato l’intervento del sindaco Lucio Greco, così si è espresso: ” La volontà, l’apertura, la disponibilità a chiedere alla direzione strategica per creare questo momento e mi auguro sia solo un’inizio , deve servire solo ad evitare che si continui con questa denunzia e con questa attività di comunicazione che fa solo danno all’immagine ed è distruttiva per la città “. Seguendo il filone ” immagine della città” fa da sponda al sindaco con un’altra dichiarazione nuovamente il consigliere Trainito : ” A me non piace parlare male di Gela, io amo il mio territorio ed essendo anche un sanitario (?) , voglio che il territorio cresca e Gela può crescere” . L’intervento del primo cittadino è totalmente sbilanciato a sfavore del comitato, che non dimentichiamo rappresenta ed è portatore delle istanze dei cittadini, si lamenta delle ” denunzie” e dell’attività di comunicazione, lasciando trapelare che trova entrambi le cose inappropriate, dimentica però il sindaco, che prima di essere eletto si era fatto portavoce dei reclami della cittadinanza nei confronti di caltacqua, pure allora la comunicazione la denunzia non era morbida , ma per necessità e non per svago .Oltre ad aver lasciato caltacqua al suo posto e non aver contribuito in nessun modo al miglioramento del servizio di approvvigionamento idrico in città, il sindaco trova oggi sconvenevole il clima di protesta cittadina , aveva pure giurato con la mano sul cuore di risolvere i problemi della città, ad oggi , nessuno nega si sia impegnato, non è riuscito in nulla , ed in molte occasioni , davvero faticoso elencarle tutte , ha bacchettato la cittadinanza, apostrofando in almeno un caso i gelesi in maniera inopportuna. Ha ragione il consigliere Trainito a dire che Gela può crescere , il problema però non è la crescita , ma se si cresce bene o male , quando la politica, responsabile senza appello del malfunzionamento dei servizi forniti alla collettività, stigmatizza l’attività e l’impegno civile dei cittadini, il pericolo di crescere male e di tutte le sue conseguenze, è reale .

Dopo questo malloppo corposo di dichiarazioni dei nostri rappresentanti

istituzionali, sono arrivate le repliche dei rappresentanti del comitato: ” Durante l’incontro si è tenuto sempre a minimizzare i problemi dell’ospedale , al non voler affrontare i problemi dello stesso e a ripararsi dietro la scusa che non si possono assumere medici e personale ospedaliero e che il problema della difficoltà a fare assunzioni determina sempre problemi , non di funzionalità, ma di personale e posti letto” . Dichiarazioni nitide e di semplice comprensione , un problema interno all’amministrazione sanitaria , che a sentire sindaco e consigliere potrebbe apparire come un problema di chi grida perché vuole un ospedale migliore.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button