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«Prendi il largo!»

Il commento al Vangelo di domenica 6 febbraio 2022 di Don Oreste BENZI

L’unico vero problema è avere il coraggio di amare Cristo: tutto il resto si risolve! Sentirete che il momento drammatico della nostra vita è quando il Signore ci porta al dunque e finalmente dici: «Sulla tua parola, Signore, io getto la mia vita» e diventi finalmente di Gesù. In quel momento non hai più da discutere né sui soldi né su altri problemi; senti solo che c’è una luce che ti guida e ti fa fare i passi che tu dovrai compiere per sempre.
Io non so dove il Signore mi porta, ma è certo che lui è amore infinito e mi porta verso un infinito di amore. Non so cosa scriverà nella vostra vita, ma d’ora in poi non vi preoccupate più della vostra debolezza. Non temete più: egli si è assunto le nostre infermità perché noi potessimo vivere in lui. Non temete: lasciate mano libera allo Spirito Santo!
Gettate nel cuore del Signore la vostra preoccupazione, egli vi nutrirà e vi sosterrà!

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. 
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Dal Vangelo di Luca (Lc 5, 1-11)

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