editoriale

Gela: l’assessore ai lavori pubblici si dimette. Ma non doveva dimettersi lui

Sono bastati 3 mesi, non 3 anni, ad uno del mestiere, che sa delle metodiche interne del comune di Gela, avendoci navigato dall’interno da anni, per gettare la spugna. Anzi no, ha preso un “obice” da 122 mm ha caricato ed ha sparato direttamente verso, non l’amministrazione di cui ha fatto parte, ma al capo di questa amministrazione e cioè il Sindaco Lucio Greco.

Se ci immaginavano che lo scontro e quindi dimissioni, con il primo cittadino, fosse stato solo per la querelle per la vicenda Collura, ci sbagliavamo di grosso.

A meno che molti non abbiano gli occhi foderati di prosciutto, e coperti di fette di salame, i problemi son ben più gravi. E si vedono tutti i giorni ma traspirano, soprattutto dalla lettera di dimissioni dell’ex assessore Costa.

Per esempio  “Non esistono e non sono mai esistite le condizioni per poter esercitare le funzioni a me delegate”. Questa, a mio avviso è la frase più grave che si possa leggere riferita ad un gruppo di lavoro, soprattutto in una giunta comunale, dove il settore lavori pubblici è di gran lunga, dopo quello dei servizi sociali, il più importante per la città. Forse il primo cittadino non lo ha ben compreso. E siccome parlavamo di “obice” spara la prima bordata alla poltrona del sindaco, “di fatto non esiste” (il settore lavori pubblici). Ed in questi 3 anni che hanno fatto, oltre a prendere lo stipendio?

Avete letto benissimo: l’assessore al ramo, proposto da Liberamente dice in modo chiaro, che è stato chiamato per qualcosa che non esiste.

Credo che la “stampella” Liberamente si debba fare un enorme esame di coscienza se “puntellare”, ancora, questa giunta, di fatto sconfessando il “loro” uomo, oppure passare al “nemico” certificando, di fatto, che 3 anni sono passati nel nulla.

Ovviamente ora sentiremo a più riprese che….la colpa è della pandemia….abbiamo lavorato per i cittadini….tutti i progetti sono pronti per andare in gara….non ci sottrarremo ai nostri impegni ecc. ecc.

l'”obice spara di nuovo, ma questa volta alle poltrone di tutti i componenti della giunta  “Fin dall’inizio ho riscontrato un’assoluta mancanza di programmazione collegiale e un’altrettanta incapacità da parte sua, (il sindaco) quale capo dell’amministrazione, di individuare e condividere le necessità immediate della collettività che si intende amministrare”…“A tutto questo non si è potuto, ma soprattutto voluto, trovare rimedio o soluzione”…“del settore ambiente, del servizio rifiuti e in particolare dai rapporti critici che ella (il sindaco) ha sempre tenuto con la Srr4 e con la “Impianti Srr”, così come alle stesse motivazioni suppongo debbano farsi risalire le dimissioni dell’ingegnere Cosentino, precedente dirigente all’ambiente”

L’ultima “bordata” non lascia scampo, sulla riorganizzazione dei settori, il sindaco ha sempre “opposto un netto rifiuto a tutte le soluzioni da me proposte”.

Ma benedetto uomo (il sindaco), hai accettato una persona, di una certa età certo, ma con una esperienza della macchina comunale che nemmeno tutta la giunta ed il consiglio comunale messi insieme riuscirebbero ad avere nemmeno tra 20 anni e ti permetti pure di “opporre un netto rifiuto?

Ora credo che l’esperienza faccia tanto se non tutto, affiancata ad un giovane dinamico e che i consiglieri e chi per loro, abbiano scelto una persona simile solo ed esclusivamente per evitare che tutto andasse a rotoli.

Ma ora non è più tempo di comunicati per ribadire che Lei, sindaco, stia lavorando per la città. Gela, ebbene sì è una città particolare ma lei ed i suoi sodali, non state facendo nulla per renderla “particolare” al contrario. Non a starò qui ad elencare i problemi a cui la Sua giunta non ha dato risposte ed a cui dovrebbe lavorare anche la notte, ma ormai le elezioni regionali sono vicinissime e per l’ennesima volta la macchina amministrativa si bloccherà:

  • Si è bloccata per la pandemia
  • Si è bloccata per l’assessore del pd se n’è andato
  • Si è bloccata per finto rimpasto
  • si è bloccata per le scaramucce per una poltrona
  • Si è bloccata per la zona rossa
  • Si è bloccata per i tamponi
  • E’ bloccata da anni per l’acqua
  • E’ bloccata per le strade fatiscenti
  • E’ bloccata per i servizi basilari inesistenti
  • E’ bloccata per le scuole che cadono a pezzi
  • E’ bloccata per i rifiuti abbandonati
  • E’ bloccata per le opere pubbliche
  • E’ bloccata per l’enormità dei debiti fuori bilancio
  • E’ BLOCCATA, BLOCCATA PER MANIFESTA INCAPACITA’

Non sono in grado di dare consigli se non quelli politici. Lei sa che ha fallito; tutti gli annunci dei fondi che arriveranno, dei decreti che sono a disposizione per lavori per la comunità, che la sua giunta ha ottenuto, difficilmente li vedrà attuati ed è ben consapevole viste le lungaggini burocratiche. Ma credo che a parte i suoi Fans più o meno sinceri, un atto alla città lo deve. Può dimettersi e tornare alla sua vita. La città ha bisogno di uomo forte al comando, con una giunta votata al sacrificio totale, per il bene della città, limitando la propria vita personale che deve essere destinata a risolvere e sbrogliare una matassa che da troppi anni nessuno più sa dipanare. Troppi interessi personali, troppe sedie scaldate, troppe chiacchere inutili.

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