editoriale

GELA. AMMINISTRAZIONE BLINDATA, POSATA L’ULTIMA PIETRA.

E così il nuovo assessore ai lavori pubblici, Romina Morselli, si è insediato a palazzo di città, accanto al Sindaco Lucio Greco, che ne ha tessuto le lodi come mai si era sentito:  “ha dimostrato di essere un consigliere serio ed impegnato, ha sempre portato in consiglio interventi di alto livello” della serie, o sono frasi di circostanza oppure  gli altri 23 consiglieri, ovviamente contiamo anche l’opposizione, non hanno dimostrato tale “serio impegno”.  Ma facciamo un passo indietro di circa 13 mesi?

Non voglio stare qui a rinvangare ciò che i maligni ormai da più di 24 ore con meme o commenti sui social, riportano in modo stucchevole, citando la vicenda del sacchetto “lanciato o abbandonato” immortalato dalla trappola fotografica comunale e nemmeno dei 462 persone che si sono prese la briga di fare una petizione perchè la allora consigliere si dimettesse. Ma cosa ci comunicò il Sindaco e amministrazione (manco giunta) proprio tutta l’amministrazione dall’usciere, agli impiegati, ai dirigenti, ai consiglieri comunali, autisti ecc. ecc  al sindaco? Massacro satirico a senso unico.

Prima del fatto il primo cittadino che era già pronto a darle un assessorato, pare proprio quello in capo ora all’assessore Malluzzo, visto il clamore ha dovuto nell’ordine:

  • litigare con la maggioranza;
  • litigare con l’opposizione;
  • fare un finto rimpasto;
  • prendere 6 pagine intrise di “incapacità amministrativa” da un tecnico che gli ha sbattuto letteralmente la porta in faccia;

Non parlerò di ciò, ma dell’opportunità della nomina, scontentando tutti, come al solito, e delle decisioni del sindaco come Cimabue.

I meno giovani ricorderanno la simpatica pubblicità su Carosello dell’amaro “Dom Bairo” (con la emme) in cui un maldestro fraticello ne combinava una sopra l’altra, tutte sbagliate, al ché un coro di suoi colleghi fraticelli intonava il jingle “Cimabue, Cimabue, ne fai una, ne sbagli due”.

Ecco, se volessimo sostituire Cimabue al Governo cittadino a trazione “civica”, il jingle sopra citato risulterebbe perfetto per il significato in sé come per l’analogia con lo spot: i fraticelli pubblicizzavano un liquore amaro, il sindaco al governo del territorio gelese, l’amaro ce lo sta facendo bere a forza, e non gratis. E non sembra sia solo un primo assaggio, purtroppo.

Sta di fatto che leggendo le cronache cittadine, il neo assessore ai lavori pubblici, sia stato e lo sarà ancor di più, il più strenuo difensore, della politica, che fino ad oggi ha governato il martoriato territorio gelese.

I social in ogni caso si sono divisi. Da una parte  il 10% per le “congratulazioni per l’incarico ricevuto”, che a me pare un epitaffio su una stele a ricordo, augurio che non farei mai nemmeno al peggior nemico, da parte di (in ordine di apparizione) :

  • parenti stretti
  • parenti alla lontana;
  • parenti alla lontanissima;
  • colleghi;
  • amici ed amiche;
  • votanti;
  • persone a cui hai chiesto il voto;
  • conoscenti e vicini di casa;
  • votanti a cui hai risolto un problema più o meno grave
  • affezionati del profilo social;

dall’altra, una intera cittadinanza indignata compresi quelli della sopradescritta raccolta firme.

Nel frattempo il neo assessore si è dotato di un Social Media Manager, che pare abbia indicato di farsi foto nei cantieri ma nel frattempo, sempre pare, stia anche girando per negozi e locali per “promuovere” il suo operato o figura, ma soprattutto ha indicato di “non rispondere” alle intemperanze sui social e speriamo soprattutto che inizi a lavorare per la città ed a non perder tempo querelando a destra a manca, sapete il silenzio vuol dire molte cose.

Vedremo il lavoro che potrà fare in questo poco tempo che rimane a questa martoriata giunta. Staremo alla finestra e vedremo se tutto ciò che è stato promesso, sarà realizzato.

 

 

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