Economia

Accise ridotte sulla benzina e rateizzazione delle bollette di luce e gas: le ipotesi contro i rincari

Bollette rateizzate, spalmate su un tempo maggiore per dare respiro a famiglie ed imprese. L’ipotesi di ridurre le accise in misura pari all’extra-gettito Iva di questo periodo dovuto all’aumento dei prezzi, sulla falsariga del modello francese. Così il carburante sarebbe meno caro, secondo alcune stime, del 10%. E poi la possibilità di intervenire sugli extra-profitti delle imprese energetiche, preservando «la stabilità della finanza pubblica», dunque senza scostamenti di bilancio.

Ecco alcune misure allo studio del ministero del Tesoro e della transizione energetica con la regia del premier Mario Draghi. Ci sarebbe stato un vertice notturno domenica sera tra il ministro Daniele Franco, il collega Roberto Cingolani e il sottosegretario di Palazzo Chigi, Roberto Garofoli, per sondare la fattibilità di uno o più interventi per calmierare il costo delle bollette che sta mettendo in ginocchio intere filiere. C’è la volontà di dare il via libera ad un pacchetto di provvedimenti già entro questa settimana. Fonti parlano di un Consiglio dei ministri probabilmente giovedì. Non sfugge però il necessario coordinamento con l’Europa. Il ministro dell’Economia ieri era a Bruxelles.

L’altro tassello di questa strategia riguarda infatti il prezzo del gas, materia prima che incide fortemente sulla produzione di energia elettrica. Si ragiona ad un tetto europeo ai prezzi delle importazioni del metano. Dopo un iniziale tentativo dell’Italia di fare da sola, che si è però scontrato con il basso potere negoziale sul mercato, sembra che stia comunque passando la linea italiana del «price cap», un tetto ai prezzi, su cui starebbero convergendo anche gli altri Paesi eccetto l’Olanda che ospita la piazza finanziaria di Amsterdam sui contratti del gas che ne verrebbe penalizzata. I fornitori di Russia, Norvegia, Algeria, Libia e Azerbaigian dovrebbero accettare di non vendere metano al di sopra del prezzo fissato. ma avrebbero comunque fortissimi utili. Le linee guida saranno discusse nel Consiglio europeo del 24 marzo per poi essere messe a terra dalla Commissione Ue entro la fine del mese.

L’industria comincia a temere lo stop degli impianti anche perché il mondo dell’autotrasporto sembra incapace di reggere la pressione. Oltre 70mila tir in tutto il Paese si sono fermati. Un segnale di autotutela: per alcuni meglio fermarsi che portare la merce a destinazione. In attesa dello sciopero convocato per il 19 marzo. Nel mentre la Procura di Roma apre un’indagine contro ignoti per verificare «le ragioni degli aumenti».

Il rincaro delle bollette produce una selva di dichiarazioni di esponenti dei partiti preoccupati dalla spirale dei prezzi. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha presentato ieri un’interrogazione al Parlamento Ue in cui propone di «inserire un’aliquota massima di accisa da applicare a ogni Stato». Giuseppe Conte (Cinque Stelle), suggerisce di utilizzare «i proventi delle aste di Co2», tassando «una tantum gli extra-profitti delle assicurazioni durante il Covid». Enrico Letta (Pd) propone un assegno per aiutare le famiglie in difficoltà ma al Nazareno si ragiona su un intervento più ampio per le politiche di approvvigionamento delle materie prime. Matteo Salvini ritiene sia necessario derogare dalle misure a saldi invariati: «Serve uno scostamento di bilancio con un decreto urgente senza aspettare l’ok di Bruxelles».

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button