Salta il vertice Regione-sindacati, a rischio l’apertura dei siti culturali nei festivi
Salta l’incontro con cui la Regione siciliana avrebbe dovuto siglare con i sindacati l’accordo per l’apertura dei siti culturali dell’Isola anche nei giorni festivi. Lo rende noto il Cobas/Codir. La sigla sindacale fa sapere che la Regione Siciliana “interrompe inspiegabilmente e bruscamente un percorso virtuoso iniziato cinque anni fa, nato da un’idea dell’ex Assessore Antonio Purpura, migliorata del compianto ex Assessore Sebastiano Tusa, grazie a vari accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali e al lavoro prestato da tutto il personale impiegato, che ha fatto registrare, nel giro di un quinquennio, un incremento complessivo di ben 9,4 milioni di euro di incasso e un incremento di poco più di 1 milione di visitatori con una forte affluenza nelle giornate festive”
“L’accordo, oltre al superamento dei limiti dei festivi previsti dal contratto di lavoro e all’inserimento del personale della Società Servizi Ausiliari Sicilia che presta la propria attività nei siti cultuali regionali – commentano D’Amico e Romano – avrebbe consentito di superare, sebbene in parte, la gravissima problematica della ormai ben nota e documentata, da un’apposita delibera della Giunta Regionale, carenza di personale (1.977 unità delle quali la metà proprio nel settore della vigilanza e fruizione dei siti culturali siciliani) sopravvenuta a seguito del collocamento in quiescenza dei dipendenti regionali.”
Adesso è a rischio l’apertura dei siti culturali nei festivi visto l’accordo saltato. “L’inspiegabile e brusca frenata dell’amministrazione regionale, invece – concludono i sindacalisti di Cobas/Codir e Cu.Pa.S/Codir – non concedendo più alcuno spazio alla trattativa, costringerà il sindacato e il personale addetto ad attenersi scrupolosamente a quanto prevede il contratto collettivo regionale di lavoro e a propendere, con dispiacere, verso la chiusura dei siti culturali siciliani nelle giornate festive degli ultimi tre mesi dell’anno a partire da domenica prossima a meno che l’Amministrazione Regionale non dia un segnale di esistenza, convochi i Sindacati e sottoscriva un accordo esigibile che dia serenità e prospettive future di crescita”.