Giornalista sei tu

Studenti italiani in Erasmus abbandonati al loro destino

Ospitiamo oggi il racconto della Prof.ssa Annamaria Milano che presenta il momento difficile visto dal punto di vista di  mamma con una figlia studentessa in Erasmus

“Sono una mamma italiana, una delle numerose mamme dei figli di Erasmus.
Mi chiamo Annamaria e Le scrivo per rendere noto che il Ministero degli Affari Esteri italiano ha letteralmente e materialmente abbandonato i nostri figli Erasmus. Sono la mamma di una delle migliaia di studenti&figli Erasmus sparsi per l’UE, mia figlia è Anita. Una brillante studentessa di Economia&Management Luiss, da Settembre 19, in Erasmus a Porto (Portogallo), per gli ultimi due semestri del secondo anno di specialistica…. in pratica, a poco meno di due mesi dalla laurea magistrale.
Vengo al punto. Il Portogallo non decreta l’emergenza sanitaria i primi di Marzo, ma invita la popolazione all’osservazione delle restrizioni, chiudendo le scuole e le attività, a scopo precauzionale. Gli studenti, ed anche mia figlia, si blindano a casa già dal 9 Marzo. Il 18 Marzo 2020, il governo portoghese decreta l’emergenza per Coronavirus a tempo indeterminato. Il panico e, sopratutto lo sgomento: la sospensione di Schengen determina il completo diniego del rispetto delle garanzie di supporto e assistenza, anche e sopratutto, quella sanitaria degli Erasmus, i quali sono invitati a far rientro nelle loro nazioni di provenienza: messi fuori da ogni potenziale aiuto e assistenza portoghese previsti da Erasmus. La tragedia: nonostante le triangolazioni tra le compagnie di bandiera dei vari Stati, all’Ambasciata italiana mi garantiscono il rientro senza difficoltà e poi…. poi il 26 Marzo comincia lo strazio che diviene impotenza fattuale: il primo dei tre voli (indicati, acquistati per la seconda volta!!) secondo le TRIANGOLAZIONI DELLA NOSTRA AMBASCIATA, è cancellato alle 20, orario portoghese, le 21 in Italia. L’aeroporto di Porto viene chiuso con tutti i voli cancellati: TUTTI!
A quell’ora nessuno risponde alle mie chiamate, benché meno la Farnesina.
Riesco a trovare una soluzione: da Porto a Lisbona in autobus, volo Lisb-Londra riacquistato a soli 500 euro ( guarda caso il più economico non è quello ECONOMY ma il BUSINESS). L’arrivo a Heathrow è regolare. Mia figlia si reca all’hotel prenotato allo stesso Terminal 4 e lo trova chiuso. Serrato: lì sono già le 22. A Londra hanno chiuso tutte le attività alle 19 del 27 marzo 2020: non una mail di avviso. Nulla.
Dormire in aereoporto con il bagaglio al seguito. Siamo esausti! Riusciamo a trovare una sistemazione più sicura grazie ad amici londinesi. Anita deve proseguire il suo rientro il 28 marzo da Londra a Catania in Alitalia: voli di salvataggio li definiscono. Lo era anche quello da Porto ma si è salvato da solo cancellandosi per magia!!!! Nessun avviso ne’ da British ne’ da ambasciata. Nulla!
Ad oggi, sono le 11 di Sabato 28: ho chiamato Alitalia ed hanno verificato l’operatività del volo che la porterà, speriamo, a Catania alle 18,40.
E se dopo la quarantena in Portogallo, a causa di tale MODALITÀ DI VIAGGIO, mia figlia ( che vivrà in un monolocale la sua seconda quarantena qui) dovesse contrarre il Virus, il Ministero degli AFFARI ESTERI ne risponde? Sono delusa e amareggiata: la FARNESINA deve GARANTIRE il rientro nei luoghi di residenza agli Erasmus secondo i criteri di prevenzione e salvataggio sanitario previsti. NON ESISTE NULLA!
Abbandonati e soli. È così! Spero vogliate attenzionare il PROBLEMA che è reale”.

Una mamma italiana. Cordialmente, Annamaria

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button