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La Recensione: SPIDERMAN NO WAY HOME

Dopo ormai una settimana dall’uscita del film più atteso dell’anno, posso tranquillamente parlarne senza dover pensare agli spoiler. Io vi ho avvertito, perciò… Addentriamoci nel mondo dell’arrampica muri più famoso
del mondo!
Spiderman No Way Home è sicuramente il film più atteso del 2021, riuscendo a dare una boccata d’aria all’industria del cinema considerando gli 11 Milioni di € di incassi in Italia e a livello globale è arrivato a quasi 1 MILIARDO.
Parliamo di somme veramente grandi per il periodo che stiamo passando e perciò questi dati non possono far altro che farci piacere.
Dalla regia di Jon Watts, Spiderman No Way Home è il tassello conclusivo di questa prima trilogia interpretata da Tom Holland. Il film comincia da dove si era concluso il precedente, ovvero dalla clamorosa rivelazione di chi si cela sotto la maschera dell’ uomo ragno causata dall’antagonista Mysterio interpretato da Jake Gyllenhaal. I problemi però non terminano qua, Peter verrà inoltre accusato dell’omicidio di Mysterio.
La popolazione infatti è divisa da chi lo idolatra e da chi lo teme per essere un assassino, da qua Peter avrà bisogno di un’ eccellente avvocato. Qua la prima grande comparsa, ovvero quella di Matt Murdock o Daredevil.
Vediamo intanto il trio formato da Peter, M.J. (Fidanzata) e Ned (migliore amico) cercare di entrare all’università, ma nessuna di queste li accetterà per la vicenda legata al precedente film. A Peter viene l’idea di contattare Doctor Strange per chiedergli se potesse far dimenticare a tutti che lui fosse Spiderman, il dottore
accetta, ma durante la creazione dell’incantesimo qualcosa va storto e si causa l’apertura del multiverso.
Il film da questo evento in poi diventerà un vero e proprio tributo a 20 anni di filmografia legata all’uomo ragno, colmando molti difetti tecnici e di trama.
Partiamo parlando dei personaggi più riusciti ovvero Doc Ock e Green Goblin presi dalla prima trilogia di Sam Raimi. Entrambi sono i personaggi più riusciti del film, entrambi iconici e accompagnati da un fantastico lavoro fatto a doppiaggio.
Comunque lo scopo di Peter d’ora in poi sarà quello di trovare i cattivi venuti dai vari universi spedirli nella cripta del Sanctum Sanctorum. Zia May però quando incontra Norman Osborn ovvero l’alter ego di Green Goblin
convince Peter a dare loro una seconda chance e curarli. Peter riesce a curare solo Doc Ock, perché Goblin, lanciando un attacco a sorpresa inizierà un combattimento molto violento contro Peter dove purtroppo zia May
perde la vita.
Peter completamente distrutto sfugge dai radar, MJ e Ned mentre cercano di trovare l’amico, aprono dei portali con l’anello di doctor Strange e da questi escono fuori prima lo Spiderman di Andrew Garfield e poi lo spiderman di Tobey Maguire.
I quattro vanno alla ricerca del Peter protagonista, completamente ricoperto di ferite e con ancora con il volto pieno di dolore per la scomparsa della zia tanto amata. Gli spiderman degli altri universi gli spiegano che purtroppo è loro destino perdere qualcuno di caro.
Dopo aver preparato gli antidoti per tutti i cattivi si arriva finalmente allo scontro finale. Per descrivere questo combattimento utilizzo solo una parola “Epicità”. Mi brillavano gli occhi, era come quando da bambino ti immaginavi come sarebbe stato quel fumetto al cinema e finalmente lo vedi realizzato.
I tre Peter riescono a curare tutti i cattivi del film ma purtroppo, l’incantesimo iniziale sta sempre più degenerando e le porte del multiverso si stanno sempre più aprendo.
Il Peter di Holland allora per fermare questa avanzata decide di far funzionare l’incantesimo iniziale. Tutti dimenticheranno che spiderman è Peter Parker e quando dico tutti intendo proprio tutti! Tutte le persone a cui vuole bene, che lo hanno conosciuto e con cui ha combattuto, tutti si dimenticheranno di lui.
Peter ora infatti è ormai solo e vive in un monolocale, si cuce da solo il proprio costume ed è finalmente indipendente. Ora Peter Parker non è più quel bambino che non pensa più alle conseguenze ma è maturo, sa cosa vuol dire perdere e soprattutto sa “Che da grandi Poteri derivano grandi Responsabilità”

Andrea Vella

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