Politica

Perché la politica di Conte è il massimo dell’ipocrisia.

I ministri 5 Stelle dovrebbero uscire dall’aula per non dare la fiducia a se stessi e al governo di cui fanno parte, ma non devono dimettersi, ci mancherebbe altro. Nonostante i solenni annunci di linearità e trasparenza questo sarebbe il contorto stratagemma escogitato da Giuseppe Conte per ottenere la quadratura del cerchio: salvare la faccia e contemporaneamente non far cadere il governo. Se questa interpretazione corrisponde a verità parlare di Politica con la P maiuscola è il massimo dell’ipocrisia. Non si può scherzare con il fuoco.

I cittadini si sono già allontanati dalla vita pubblica e l’astensionismo elettorale è in costante aumento. Con questo genere di furbizie il pericolo è che la fiducia nelle istituzioni democratiche si azzeri del tutto.

La domanda che viene formulata (confessiamo con una qualche angoscia) è la seguente. I ministri 5 Stelle si presterebbero a questa finzione teatrale o dimostreranno la dignità e il rigore etico che il loro ruolo impone?

Non puoi servire la Repubblica con disciplina e onore se da un lato non ti dai la fiducia, dall’altro mantieni il posto. Non sarebbe la prima volta che gli esponenti 5 Stelle predicano bene e razzolano male.

Ma questa volta è diverso per tanti motivi; per la guerra scatenata da Putin (alle cui responsabilità Conte non ha minimamente accennato nel suo discorso), per la connessa crisi energetica, per l’inflazione che erode i solari, per la pandemia non ancora domata. Forse esagero, ma lo spettacolo di ministri che escono dall’Aula pur di non dare la fiducia a se stessi, e poi restano al loro posto sarebbe davvero un brutto spettacolo, l’ennesima replica del Gattopardo. Chi pensa che sia bene proseguire (con tutte le correzioni necessarie) con il governo Draghi resti in aula, chi la pensa diversamente abbia il coraggio di staccare la spina.

L’Italia rischia di pagare un prezzo altissimo con la crisi di governo. Le messe in scena sono pericolose, una commedia fa presto a trasformarsi in una tragedia non voluta. Se Giuseppe Conte vuole davvero la crisi del governo Draghi lo dica chiaro e tondo, altrimenti non metta i suoi ministri in una posizione indifendibile.

La fiducia – in tutti i suoi significati – è un bene prezioso. Negare la fiducia è un atto ostile di cui si deve avere il coraggio di assumersi la responsabilità. Alla Camera è andata com’è andata. Persistere al Senato in un comportamento sbagliato non significa essere coerenti come ha detto Conte ieri sera, ma semplicemente continuare a sbagliare. Errare humanum est, perseverare autem Diabolicum. Formiche.net

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