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Ztl e disabili: che fine ha fatto il percorso del perimetro urbano proposto dalla Consulta?

Parte la Ztl. I cittadini impazziscono. Chi percorreva il lungomare per uscire dalla città verso la SS 115, deve fare un giro incredibile; non parliamo di chi abita in centro. Le strade scoppia ed i social pullulano di commenti disperati. A questo coro di proteste si aggiunge quella della categoria dei disabili. “Sappiano che c’è un percorso dedicato ai disabili – dice il legale dell’associazione H Paolo Capici –  Ma ci chiediamo: e chi non ha l’auto propria? Come farà per muoversi. Il nuovo assetto della Ztl non prevede un sistema ad hoc per i disabili che non hanno i mezzi per muoversi autonomamente. L’amministrazione ha dimenticato o ha fatto finta di dimenticare il verbale redatto sei mesi fa in occasione di un incontro con la Consulta , dirigenti del settore  servizio sociali, lavori pubblici e Vigili urbani per abbattere le barriere architettoniche. In quell’occasione abbiamo proposto che i pullman di linea dell’Ast facessero un circuito perimetrale, ovvero un pulman che transitasse per tutto il perimetro della città, partendo dal capolinea, attraversando la via dell’Acropoli, passando per il corso, arriva a Macchiella, e poi raggiunge il Lungomare. I marciapiedi sono a norma e quindi l’Ast può azionare la pedana ed il disabile per permettergli di usare il mezzo. Del resto esiste già la convenzione ad hoc fra il Comune e l’Ast per questo tipo di servizio che non prevede costi ulteriori. Purtroppo però i mezzi pubblici non dispongono dei sistemi di aggancio: ovvero un dispositivo del valore economico di 40 euro circa che blocca la carrozzina e permette al disabile di circolare autonomamente. Queste cose sono state discusse sei mesi fa. Il Comune doveva porre i mezzi per applicare la proposta e permettere ai disabili motorizzati o no, di muoversi in libertà. So che stanno chiamando una dotta privata che faccia un servizio dalle 8 alle 2; ma la ditta privata deve avere il sistema di ancoraggio per le carrozzine. Questa è una cosa semplice ma non mi risulta che sia stata preparata. Che senso ha chiedere i nostri consigli per poi metterli nel dimenticatoio. Noi che abbiamo fatto la proposta e gliela ricordiamo.

Ho chiesto all’assessore ai servizi sociali di spostare un ufficio a piano terra e non hanno fatto neanche questo. Questo perchè il tema dei disabili non interessa; questa è la verità”.

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