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Robilatte: “microcippatura subito, per evitare pericoli”

Gela – Ricordate il fenomeno del randagismo che negli ultimi anni ha terrorizzato i cittadini e rappresentato un rompicapo per le amministrazioni? Quest’anno l’assessore al ramo, Grazia Robilatte ha precorso i tempi per evitare i pericoli degli anni passati: ha incontrato le associazioni animaliste per rinsaldare l’attività di collaborazione, per la lotta al randagismo e per la corretta gestione degli animali da compagnia nel territorio del Comune di Gela. Nel corso dell’incontro sono stati discussi i punti cardine: la prevenzione a tutti i livelli e le fasi di controllo. La soluzione è tutta lì, ovvero nel coinvolgere l’intero tessuto sociale nella lotta al randagismo, fare in modo, cioè, che tutti si attivino ognuno in base alle proprie competenze, per evitare la proliferazione dei cani, favorire le adozioni e scongiurare il riempimento dei canili. Risultati che produrrebbero anche benefici alle casse comunali.
Si è discusso ancora del fatto che a Gela e dintorni, non esistono servizi notturni veterinari. Se succede qualcosa a un cane, che sia un randagio o di un privato, e non si ha la fortuna di trovare un veterinario disponibile, il cane è destinato a morire. Il fatto che non esista un pronto soccorso al di fuori dei normali orari di apertura è gravissimo.” Faremo di tutto per consentire a un cane di ricevere le cure necessarie anche negli orari notturni – dice l’assessore Robilatte- è indispensabile insomma un confronto con i dirigenti dell’Asp, e non meno urgente con il settore Polizia municipale. L’assessore ha richiesto al Dirigente della Polizia Municipale già prima dell’incontro di procedere con urgenza a disporre gli atti necessari per eliminare il pericolo che incombe sulle spiagge del territorio gelese, in particolare nel tratto che va da Macchitella a Manfria, viste le segnalazioni pervenute. Il fenomeno tra l’altro potrebbe essere aggravato dal fermo dell’attività di sterilizzazione e microchippatura durante la fase di emergenza coronavirus e le cui attività nonostante il sollecito da parte del settore non è ancora ripresa”.

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