Politica

Musumeci nomina i dirigenti della Regione

Palermo – Il governo Musumeci dà il via libera al balletto dei dirigenti generali in scadenza, dopo una serie di dilazioni e tensioni. Tante le conferme, da Bellomo alle Infrastrutture a Frittitta alle Attività produttive, passando per Battaglia all’Ambiente e a La Rocca e Di Liberti nei due dipartimenti della Sanità guidata dal gran consigliere del presidente, l’assessore Ruggero Razza. Ma non mancano le novità: torna tra i dirigenti generali Rino Beringheli, già dirigente ai Lavori pubblici nei governi Cuffaro. Promossa Carmen Madonia, capo di gabinetto in questi anni del governatore Musumeci. Ma la vera sopresa è un’altra: Salvo Cocina lascia il dipartimento Acque e rifiuti e torna alla Protezione civile, che lui ha guidato in passato. Mentre l’ormai ex capo della protezione civile, Calogero Foti, va ai rifiuti. Ecco l’elenco completo di tutte le nomine approvate in giunta.
Dipartimenti della presidenza
Ufficio Legislativo e legale: Giovanni Bologna
Protezione Civile: Salvo Cocina
Affari Extraregionali: Maurizio Cimino
Autorità di certificazione dei programmi cofinanziati dalla Ue: Maria Concetta Antinoro
Ufficio speciale di Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Ue: Grazia Terranova
Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca
Agricoltura: Dario Cartabellotta
Pesca mediterranea: Rosolino Greco, ad interim
Sviluppo rurale e territoriale: Mario Candore
Assessorato delle Attività produttive
Attività produttive: Carmelo Frittitta
Assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica
Funzione pubblica e del Personale: Carmen Madonia
Autonomie locali: Margherita Rizza
Assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana
Beni culturali e dell’identità siciliana: Sergio Alessandro, in proroga
Assessorato dell’Economia
Autorità regionale per l’innovazione tecnologica: Vincenzo Falgares
Assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità
Acqua e rifiuti: Calogero Foti
Energia: Salvatore D’Urso
Assessorato della Famiglia, politiche sociali e lavoro
Famiglia e politiche sociali: Rosolino Greco
Lavoro: Giovanni Bologna (interim)
Assessorato  delle Infrastrutture e della mobilità
Infrastrutture: Fulvio Bellomo
Dipartimento tecnico: Salvatore Lizzio
Assessorato dell’Istruzione della Formazione
Formazione professionale: Patrizia Valenti
Istruzione e Università: Antonio Valenti
Assessorato della Salute
Pianificazione strategica: Mario La Rocca
Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico: Maria Letizia Di Liberti
Assessorato del Territorio e dell’Ambiente
Ambiente: Giuseppe Battaglia
Urbanistica: Rino Beringheli
Corpo Forestale: Giovanni Salerno
Assessorato del Turismo
Turismo, Sport e Spettacolo: Lucia Di Fatta.
La repubblica.it
 
“Apprendo dalla stampa la nomina, da parte del Governatore e della Giunta Regionale, dei Direttori Generali nei dipartimenti con gli attuali dirigenti in scadenza. Non posso non ribadire con forza l’illegittimità amministrativa e contabile di tale condotta che mette in serio pericolo la funzionalità stessa dei dipartimenti per le conseguenze amministrative che ne derivano. Eppure è dal 7 marzo che chiedo risposte in merito da parte del Governo regionale che, invece, si arrabatta a cercare pareri favorevoli irricevibili su tale procedimento, anzi di esito totalmente opposto, vedi Corte di Appello di Palermo e il CGA nell’adunanza del 14 gennaio 2020”. Lo dice Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, in merito alla nomina dei Direttori Generali nei Dipartimenti della Regione Siciliana, operata dal Governo Musumeci.
 
 
“Ancor più grave l’incapacità di affrontare in modo risolutivo e costruttivo l’attuale ‘vacati’ della dirigenza che legittimamente può e deve essere affrontata attraverso l’indizione di nuovi concorsi pubblici anche utilizzando la riserva, a oggi mantenuta dalla legge Madia, del 50% per il personale interno, in possesso dei requisiti culturali e professionali, che merita giustamente la possibilità di un avanzamento di carriera dopo avere supportato per anni la complessa macchina amministrativa regionale. Non è con la creazione di nuovi precari della dirigenza che si affronta seriamente il problema, cioè ricoprire legittimamente gli organici apicali e non a seguito della fuoriuscita del personale in pensionamento. Solo attivando il giusto turnover si potrà dare nuova linfa vitale alla struttura regionale e, al contempo, riconoscere alle professionalità preziose imbrigliate nella cosiddetta ‘terza fascia’, attraverso selezione pubblica, di raggiungere meritoriamente il traguardo ambito. La mia – prosegue Dipasquale – è una battaglia per la legittimità degli atti ma contestualmente per il giusto riconoscimento al personale meritorio della qualifica che meglio lo rappresenti, perché certo che molti di loro non avranno difficoltà a legittimarsi attraverso concorso pubblico alla guida dei dipartimenti rimasti. E’ la sola modalità che legittimamente consente all’azione amministrativa di essere ricondotta nei confini della legalità”.
 

“Non comprendo l’ostinazione e l’atto di forza consumato da questo Governo regionale anche a discapito degli stessi funzionari ‘prescelti’, certamente meritori, ma che da tanto, troppo tempo, attendono quei concorsi che daranno il giusto riconoscimento alle grandi professionalità in seno al personale regionale. Quindi – conclude il parlamentare PD – chiedo ancora una volta che anziché mettere in pericolo l’azione e l’operato dei vari dipartimenti con la produzione di atti illegittimi che rischiano di invalidare l’attività amministrativa della Regione in un momento cosi delicato in cui non possiamo rischiare di perdere ancora tempo, si abbia l’onestà intellettuale di scegliere la via della legalità degli atti e di rivitalizzare i ruoli ormai svuotati nella dotazione organica regionale”

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