Raccolta differenziata: Creare le condizioni per non trasgredire da ambe le parti è sinonimo di civiltà

Gela – I social, sono ricettacolo di vanità, opulenza, disgrazia e notizie più o meno vere. Questa mattina ho notato una garbata, attenta e lucida disquisizione sulla raccolta differenziata in città. Ve la propongo perchè il senso civico non è uno stato a se, ma dovrebbe essere il punto di partenza, come diciamo molte volte, “iniziamo dai ragazi”, ma forse dovemmo iniziare anche dall’amor proprio del lavoro che si fa e farlo bene.

Dal profilo Facebook di Giusi Curaba : “Buongiorno a tutti. Ieri 1 ottobre 2020 ore 9:30 Per il mio elevato senso civico oltreché rispettosa dell’ambiente e responsabile delle mie azioni,con garbo e gentilezza telefono a Tekra per sollecitare la rimozione dei sacchi con i pannoloni( che da catalogo inteso da loro come rifiuto speciale d’emergenza consono a bambini e anziani diversamente abili)
raccoglie il martedì giovedì e sabato. Con altrettanta gentilezza mi chiedono di indicare la via e l’intestatario del numero civico di appartenenza che ho subito rilasciato. Ebbene mi hanno anche risposto che avrebbero provveduto immediatamente alla rimozione. Oggi 2 ottobre ore 9:50 ritrovandomi sul posto del numero civico di appartenenza noto con rammarico che i sacchi sono ancora lì. Informo l’amministrazione comunale tutta che quest’anno oltre ad avere avuto un rincaro del 40% pagato sui rifiuti vengo umiliata come cittadina meticolosa del rispetto delle regole. Considerato il fatto che scadenza o non scadenza del contratto vinto per bando. Nuova apertura o no del bando. Direi che l’amministrazione essendo credo il maggiore organo di controllo affinché vengano rispettate tutte le condizioni stipulate da un contratto dovrebbe tirare le orecchie a chi di dovere e responsabilità dovrebbe vivere. Quindi non è sempre il cittadino ad essere sporcaccione. Creare le condizioni per non trasgredire da ambe le parti è sinonimo di civiltà. Grazie!”