Rubriche

“…non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima..”

Rubrica di ispirazione cattolica a cura di Totò Sauna

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». Matteo 10,26-33

 

Abbiamo paura. Si, non nascondiamolo. Parliamo. Scriviamo rubriche, ma in fondo al nostro cuore qualche piccola paura esiste.  Siamo dei cristiani con il freno a mano sempre tirato. Cristo ci conosce bene. Sa cosa nasconde il nostro cuore. E ci da coraggio. Coraggio. Gesù quando parla nel Vangelo è diretto, non cerca scorciatoie. Non cerca di dire le cose girandoci attorno.  Diciamolo, non siamo abituati. Siamo abituati ai discorsi dei politici, delle televisioni, dei finti dibattiti, dove tutti litigano, ma dietro le telecamere sono baci ed abbracci. Gesù, no. E’ diretto. Chiaro. Vero. Ci chiama per nome. Siamo chiamati a gridare sui tetti l’amore che abbiamo per Cristo e che Lui ha per noi, come ha cambiato la mia e la tua vita,   che Dio conta anche i capelli del nostro capo, che Dio non è brutto e incomprensibile come ce lo raffiguriamo, che Dio ama eternamente i passerotti e ne conosce le pene. Dio è splendido. Gridiamolo sui tetti che Dio è grande, che Dio ci ama, che Dio è presente, come il cuore dell’innamorato che, gonfio, vuole comunicare a tutti la sua esperienza.  Gesù annuncia il tenero volto di un Dio che cammina con noi. Gridiamiolo sui tetti! Non nelle Chiese, non nelle sacrestie, non al piccolo gregge, ma nella piazza, al bar, in ufficio. La fede è stata a lungo nascosta nei tabernacoli, senza avere il coraggio di contagiare la nostra vita. Non è forse questo il dramma della nostra fede? Quello di essere timidamente rintanata in angusti spazio del sacro? Non è forse perché Dio è stato cacciato dalla nostra economia, dalla politica, dalle nostre scelte, dalle nostre famiglie, dalla nostra cultura, per essere idolatrato nel tempo del sacro, che molti uomini guardano con sospetto al Vangelo, quasi fosse una rinuncia alla piena umanità? Gridiamolo sul tetto questo Vangelo, facciamocene carico. E’ Gesù che ci chiama. Coraggio. “ Totò, chi sono io per te? Totò, sei pronto a rinnegare te sesso a prendere la tua croce e a seguirmi? Totò non avere paura. Annunzia il Vangelo. Vai sopra i tetti delle case e dillo a tutti che Cristo è arrivato e che ha cambiato la tua vita. ” Noi tentenniamo. Passiamo una vita a tentennare. Si, certo Gesù, tu sei Dio, tu dici le cose giuste, tu sei la Verità, la Via, la Vita. Ma vedi, cioè, allora, dunque. Non sappiamo cosa dire. Passiamo una vita a giustificare, a giustificarci. Come un’altalena, una volta su e una volta giù Una volta in grado di abbracciare il mondo, un’altra volta ci fanno antipatia tutti. Gesù non ci vuole tiepidi. Non vuole gli indecisi. Non vuole chi tergiversa. Non vuole chi tentenna. Ci vuole determinati. Pronti a lasciare tutto per seguirlo. Siamo pronti per annunciarlo? No. Perché amici lettori, prima di tutto dobbiamo rispondere alla domanda: chi è il Dio per me e per te? Ciascuno di noi deve dare una risposta. Io penso che Dio sia tutto. Tutto. L’amore, la vita, il cielo, l’acqua, il sole. Tutto. Tutto. E tutti siamo chiamati a rispondere a questo tutto. Dio vive in me e in te. Ma è rispettoso di noi, si fa presente se gli apriamo la porta. Si fa presente se siamo capaci di rinnegare noi stessi, di metter da parte i nostri falsi idoli, le nostre finte preoccupazioni, i falsi riti che la società ha costruito per noi, per renderci schiavi. Si, schiavi di questi miti, di queste falsità sociali. Per cui una persona vale per quello ha, vale per quanto sia bravo a realizzare denaro fregando il prossimo, quando sia bravo a fregare l’altro. Tanto che a Gela  chiamiamo queste persone le chiamiamo “ Sperte”. Dio no. Dio ci chiama alla libertà. Ci vuole liberi, veri . Ma dobbiamo rinnegare noi stessi. Fare vuoto  per fare entrare lui. Non è facile. Io fino a qualche anno fa ero pazzo per il calcio, per la squadra del cuore, fino a diventarne ossessionato. La anteponevo a tutto, a tutto. Ma, poi, ho fatto esperienza del Signore e da lì ho iniziato un cammino di fede. Ho scoperto la libertà. Tutto, oggi, ha un peso, un equilibrio, e una volta che, io e te fratello, Gli facciamo spazio, il vuoto viene riempito da Lui,  dalla sua Grazia e succedono i miracoli. Credimi. Fratello i miracoli non succedono solo in terre lontane. Succedono a te e a me. Guardiamoci dentro. Come eravamo prima di incontrare Cristo? Prima che non eravamo capaci di rinnegare noi stessi. Irosi, iracondi, superbi, orgogliosi. Poi, incontriamo Cristo e succede il miracolo. Capaci e pronti ad  accettare la croce. Capaci e pronti ad  andare sopra il tetto e gridare a tutti che Cristo ci ha salvato. E chi ci da questo coraggio ? Cristo. Se lo cerchiamo, se lo accettiamo, se  lasciamo perdere l’orgoglio, se lo lasciamo dimorare nel nostro cuore, siamo pronti. E non avremo più paura. Coraggio buttiamoci nelle sue braccia misericordiose.

 

Buona Domenica

Totò Sauna

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