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Multe novax: sono un milione ma potrebbero essere cancellate

Dovrebbe intervenire il ministero della Salute per multare quei cittadini che hanno rifiutato di sottoporsi al vaccino anti Covid e alle dosi di richiamo. Il ministero di Roberto Speranza, prima che si insedi il nuovo governo, collaborerà con l’Agenzia dell’Entrate per far recapitare le raccomandate con la multa da 100 euro. Sono poco meno di 1 milione le cartelle esattoriali che l’agenzia della riscossione dovrebbe inviare entro il 30 novembre agli ultracinquantenni non in regola con gli obblighi vaccinali. A mettere in discussione questa possibilità è ovviamente il risultato delle elezioni del settembre 2022 dalle quali è uscita vincente la maggioranza di centrodestra.

Una delle prime cose che tiene ben presente Giorgia Meloni è quella di non appesantire le famiglie che già dovranno andare incontro alla crisi energetica legata al gas con quelle sanzioni da 100 euro che erano state introdotte per supportare la campagna vaccinale, in particolare la spinta dei soggetti più fragili, gli ultracinquantenni. La sanzione si applica anche a medici e operatori sanitari, infermieri delle Rsa e membri del comparto delle Forze dell’Ordine. Adesso però la decisione del nuovo governo dovrebbe essere in altra direzione, quella della rottamazione delle cartelle depositando un emendamento firmato da tutti i gruppi da depositare alla commissione speciale per gli affari di Governo che deve vedere se quei soldi saranno recuperati per il Def o meno.

Sulla questione si è espresso anche Pier Luigi Lopalco, epidemologo e docente dell’Università del Salento: «Sarebbe il solito errore. Un’ingiustizia per chi ha pagato. Una seconda ingiustizia verso coloro che si sono vaccinati spinti dalla sanzione. Un segnale di accondiscendenza verso chi non si è vaccinato infischiandosene del valore sociale della vaccinazione in corso di pandemia. Possiamo anche discutere sul valore di una sanzione per convincere i cittadini a vaccinarsi – aggiunge – ma una volta che lo Stato intraprende quella strada non va fatta retromarcia»

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