CronacaEnna

Il frate spacciatore nel carcere di Enna: “Ho portato la droga perché minacciato”

“Ho fatto una stupidaggine. Sono stato minacciato e avrei dovuto informare i miei superiori”. Questo è quanto avrebbe sostenuto durante l’interrogatorio di garanzia, Rosario Buccheri, il frate minore francescano, cappellano del carcere di Enna, arrestato mercoledì per avere consegnato a un detenuto un panetto da 80 grammi di hashish. Buccheri, 59 anni, ha risposto alle domande del Gip Michele Benintende, alla presenza del suo difensore, avvocato Nino Grippaldi, sostenendo che alcune persone, delle quali non sarebbe stato in grado di fornire l’identità, lo avrebbero minacciato. L’uomo ha ammesso di avere introdotto nel carcere di Enna anche alcuni telefonini.Non ha invece voluto fare il nome del suo amico che gli avrebbe regalato il fucile a canne mozze, la pistola, le munizioni, il teiser e il passamontagna che teneva nel suo alloggio del convento di San Francesco a Enna, un piccolo arsenale che, sembra, venisse tenuto perfettamente efficiente. Sull’identità di questa persona Buccheri si è limitato a sostenere che si tratta di un amico di Palermo. Altro tema sul quale Buccheri ha dato la sua versione, è la provenienza dei 35 mila euro in contanti, anche questi tenuti nell’alloggio del convento. Il frate, che nel frattempo è stato sospeso su disposizione del suo Ordine, ha dichiarato che parte dei soldi provengono da una donazione familiare e che si tratta di denaro la cui provenienza è interamente tracciabile. Intanto emergono alcuni contenuti dei “pizzini” ritrovati nell’alloggio di Buccheri che indicherebbero un imprenditore al quale potevano rivolgersi alcuni ex detenuti per trovare lavoro e sostegno. Il gip si è riservato di decidere sulla richiesta di concedere la custodia cautelare agli arresti domiciliari, avanzata dal difensore.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button