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Lo scaricabarile dell’Hub vaccinale e i controlli dell’assessore regionale

Gela – Prima l’annuncio dell’Asp sull’orario ridotto all’Hub vaccinale in questo momento di corsa contro il tempo per raggiunge il 70% dei vaccinati a Gela. Poi stamattina, a sorpresa la visita dell’assessore regionale Ruggero Razza nella struttura sanitaria insieme al direttore generale Caltagirone. Una delle tante visite in giro per la Sicilia che si ripeterà sa fine settimana. Quindi l’Asp sostiene che la decisione di vaccinare nella sola fascia oraria mattutina è dovuta alla scarsa affluenza, l’amministrazione non l’accetta perchè la trova inappropriata e fuori dal ‘galateo’ istituzionale. Insomma la solita storia del gatto che si morde la coda e che non produce risultati. Di fatto stamattina l’assessore ha colto tutti di sorpresa e lo ha fatto di proposito per toccare con mano.

«Siamo in un Hub vaccinale che potrebbe fare molto di più, segno che non si è compresa la gravità del momento. Sono qui per ringraziare chi ha lavorato e sta lavorando. Quando faccio visite senza preannunciarle mi rendo conto meglio della realtà. Dobbiamo fare di più. E tornerò di nuovo a Gela sabato per incontrare le istituzioni locali e i medici di medicina generale».

Lo ha dichiarato l’assessore della Salute, Ruggero Razza, dopo un sopralluogo a sorpresa nella Struttura vaccinale di Gela, in provincia di Caltanissetta.

«Quando leggo sui giornali di sedicenti movimenti no vax che vogliono paralizzare l’Italia – ha proseguito l’esponente del governo Musumeci – mi indigno, perché non si può mettere a rischio la nostra vita di relazione e la nostra economia in questo modo. Lo dico in un palazzetto, oggi allestito ad Hub, dedicato alla figura di Francesco Cossiga: nessuno pensi che la libertà individuale possa rappresentare la dittatura di minoranze. Lo Stato non lo può accettare». 

Alla fine il provvedimento sugli orari dell’Hub è stato sospeso.

 

“Sono profondamente amareggiata dalla totale assenza di garbo istituzionale da parte dell’Assessore Regionale alla Salute Ruggero Razza che, nel giorno del suo blitz a sorpresa nell’hub del Palacossiga, ha ritenuto opportuno non condividere con l’Amministrazione Comunale quanto appreso nel corso della visita – dice l’assessore Gnoffo – 

E’ un vero peccato non aver potuto cogliere l’occasione di questa visita per parlare faccia a faccia con l’assessore delle tante criticità che sta vivendo la sanità gelese, proprio nei giorni in cui la città rischia nuove restrizioni a causa delle basse percentuali di vaccinati.

Il confronto con l’amministrazione sarebbe stato utile all’Assessore per puntare l’attenzione sulle innumerevoli emergenze ad oggi irrisolte: da un presidio ospedaliero abbandonato a sé stesso ad un Direttore Generale poco presente quando si tratta di risolvere i problemi, ma sempre in prima linea nelle occasioni istituzionali.

Oggi non è tempo per le visite improvvisate, soprattutto quelle che sembrano avere il retrogusto amaro della passerella politica, considerata anche la presenza del coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima, Paolo Mattina, e dell’ex deputato Pino Federico.

Mi auguro sia stato un caso, anche se resta l’amaro in bocca per la reazione spropositata dell’Assessore Razza alla mia richiesta di chiarimenti. A lui ho solo chiesto maggiore rispetto per la comunità gelese, ma ho trovato la sua risposta piccata assolutamente fuori luogo, considerato anche il fatto che chi gli chiedeva maggiore rispetto era proprio l’assessore che nella giunta comunale rappresenta Forza Italia, partito che sostiene con fedeltà l’attuale Governo Regionale di cui lo stesso Razza è esponente.

Mi auguro che questo grave incidente istituzionale sia solo un episodio sgradevole che non si ripeterà più. Dal canto mio, spero che l’Assessore Razza venga a trovarci più spesso, a condizione che la sua visita sia proficua per il territorio. Gela merita rispetto!”

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