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Catania, solo ad agosto 18 misure di prevenzione e “aggravamenti” per soggetti pericolosi

Nello specifico 11 sono avvisi orali nei confronti di soggetti con precedenti

CATANIA – Nell’ambito dell’attività di prevenzione della Polizia di Stato di Catania, per arginare i reati contro
il patrimonio, truffe informatiche, in materia di stupefacenti e reati cosiddetti “predatori”, nel decorso mese di agosto, sono state emesse numerose misure di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia 159/2011, istruite dalla Divisione Anticrimine della Questura di Catania, tra cui 11 avvisi orali con l’avvertimento ai destinatari di modificare la condotta – pena l’applicazione di ulteriori e più stringenti misure – nei confronti di altrettanti persone con precedenti di polizia.

Nello specifico: un 35enne in quanto denunciato per truffa a mezzo Internet (provvedimento aggravato); una 22enne in quanto denunciata per truffa a mezzo Internet; un 35enne in quanto arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; un 24enne in quanto denunciato per furto aggravato di auto (provvedimento aggravato); un 45enne in quanto arrestato per furto aggravato in flagranza di reato ai danni di un esercizio commerciale; un 26enne in quanto arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; un 53enne in quanto arrestato per violazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui era sottoposto; un 49enne in quanto arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti; un 39enne in quanto denunciato per truffa a mezzo Internet (aggravato); un 30enne in quanto denunciato per furto aggravato; un 26enne in quanto denunciato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

Nei confronti di tre avvisati, poiché anche condannati con sentenza definitiva, le suddette misure sono state emesse nella forma “aggravata” che prevede, venuti meno i requisiti morali di cui all’art. 120 del Codice della Strada, la segnalazione alla Prefettura di Catania per la revoca della patente di guida.

Inoltre, sono stati emessi 5 fogli di via, con divieto di ritorno per 3 anni, nei comuni ove hanno manifestato la pericolosità sociale: a un 47enne al quale è stato inibito il ritorno nel comune di Biancavilla per 3 anni in quanto denunciato per furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale ubicato in quel territorio; un 35enne al quale è stato inibito il ritorno nel comune di Adrano per 3 anni in quanto denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci commessi in quel territorio; un 55enne al quale è stato inibito il ritorno nel comune di Adrano per 3 anni in quanto denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci commessi in quel territorio; un 45enne al quale è stato inibito il ritorno nel comune di Mineo per 3 anni in quanto denunciato per tentato furto di agrumi commesso in quel territorio; un 30enne al quale è stato inibito il ritorno nel comune di Mineo per 3 anni in quanto denunciato per tentato furto di agrumi commesso in quel territorio.

Applicando la recente normativa del D.L. n. 53/2019 che vieta al soggetto ritenuto socialmente pericoloso di accedere in tutti i luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive per fatti accaduti anche fuori dal contesto connesso a manifestazioni sportive, ha emesso un provvedimento denominato D.A.Spo fuori contesto nei confronti di un uomo di 32 anni di Adrano, poiché sorpreso ad appiccare un incendio ad un mezzo sulla strada, nei pressi di abitazioni, creando pericolo per la sicurezza pubblica.

In ultimo, è stato emesso un provvedimento D.A.Spo a determinate “aree urbane” a Z.O. di Catania, per aver esercitato reiteratamente l’attività di parcheggiatore abusivo, benché più volte sanzionato.

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