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Ghelas : la nota integrale di Fidone

.. e la politica torna in fibrillazione sul nome del successore

Gela – E alla fine, dopo un balletto a colpi di notizie, delle quali poco importa ai cittadini occupati con problemi delle quotidianità,  l’amministratore delegato della Ghelas multiservizi, l’avvocato Gianfranco Fidone, si è dimesso. Del resto lo aveva annunciato giorni fa. La nota ufficiale è stata depositata all’Ufficio protocollo stamattina. Il tira e molla, ha tutta l’aria di essere la solita storia delle pedine che devono riconoscere una partenità e Fidone, nominato dal commissario,un padre al Comune di Gela non ce l’ha più. Ecco cosa scrive nella nota inviata all’amministrazione comunale a supporto delle dimissioni, caldeggiate.  “La mancata approvazione del bilancio 2018 è soltanto l’ultima ragione – scrive – comunque determinante. Una società come la Ghelas non può proseguire nella propria attività senza un bilancio approvato, ancora di più se si considera l’esposizione debitoria legata al mancato versamento del tfr per oltre dieci anni”. Fidone  ha ringraziato i dirigenti del Comune di Gela ed i consiglieri comunali che lo hanno appoggiato, ai sindacati ed ai dipendenti con cui ha lavorato. Fidone stamane ha incontrato il sindacato Ugl rappresentato dal segretario confederale Andrea Alario e quello provinciale Gianmatteo D’Arma. “Chiederemo   – dice Alario – a questo punto, un incontro con la proprietà e se la trattativa non andrà in porto, metteremo la vertenza nella mani del Prefetto”. Adesso si apre il toto presidente ma già circolano voci sulla possibile nomina del consulente del sindaco, Sauna.

 

Ecco il testo della nota:

“In data  ho rassegnato le dimissioni dalla carica di Amministratore Unico di Ghelas Multiservizi S.p.A., per le ragioni meglio espresse nell’atto pure allegato alla presente per Vostra debita conoscenza e legate alla mancata approvazione del bilancio al 31/12/2018 ed agli insanabili contrasti con la proprietà, nella conduzione della società.

La mancata approvazione del bilancio 2018 è soltanto l’ultima ragione, comunque determinante, che mi ha spinto alle dimissioni.

Una società come la Ghelas, le cui difficoltà strutturali sono state dettagliatamente evidenziate dallo scrivente nella corrispondenza intercorsa con l’ente, non può proseguire nella propria attività senza un bilancio approvato, ancor più se si consideri una esposizione debitoria legata al mancato versamento del TFR per oltre 10 anni (sebbene risulti accantonato da aprile 2018), che genera interessi enormi sulle somme dovute.

Ebbene, rassegno le mie dimissioni esattamente nel momento in cui ritengo di avere “chiuso il cerchio” rispetto alla mia attività e rispetto al mandato conferitomi dal Commissario Rosario Arena, determinando un cambiamento irreversibile nella gestione della società e segnando un profondo solco rispetto al quale nessuno potrà più tornare indietro.

Un solco che rappresenta un’autentica rivoluzione all’insegna del rispetto delle regole e delle procedure di legge ed all’insegna di una gestione che si è contraddistinta per il proficuo e continuo perseguimento dei principi di trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità, con l’eliminazione di sacche di privilegio e di inefficienze croniche.

I risultati cui mi riferisco sono, almeno parzialmente, descritti nella relazione sulla governance relativa al primo semestre 2019, regolarmente trasmessa al Comune di Gela.

In questo contesto, per la prima volta, Ghelas ed il Comune di Gela hanno stipulato un contratto di servizio realmente ossequioso della disciplina dell’in-house providing che, sebbene necessiti di ampie rivisitazioni alla luce di criticità emerse nella sua esecuzione, rappresenta il segno tangibile di un reale cambio di passo rispetto ad un passato nel quale tutto era possibile, anche ciò che la legge non consentiva e che ha determinato la gravissima condizione attuale.

Il mio successore troverà una società rivoluzionata rispetto al passato, nelle procedure, nelle buone prassi e nei percorsi gestionali.

Oggi, per me, non vi sono più quelle condizioni di compatibilità, esistenti nella fase commissariale, che avevano consentito di arrivare alla stipula del nuovo contratto di servizio e che hanno permesso di raggiungere risultati concreti, fatti di numeri inequivocabili e verificabili da chiunque.

Adesso “la palla” passa al Comune di Gela, chiamato ad adottare importanti misure che sono di sua esclusiva prerogativa, tese innanzitutto a garantire che la società rimanga in vita, con la prioritaria salvaguardia dei posti di lavoro, e mirate alla stipula di un contratto di servizio pluriennale che consenta una programmazione per il lungo periodo.

Prima di andare, tuttavia, non posso non porgere dei doverosi ringraziamenti:

– In primo luogo al Colonnello Rosario Arena, ex Commissario Straordinario del Comune di Gela, uomo dotato di un non comune senso dello Stato, il quale ha tracciato un percorso che ritengo di avere portato a compimento. Rosario Arena è stato autentico motore di un cambio di passo rispetto al passato, nel segno della legalità, dove “legalità” non rappresenta un termine vuoto ma un insieme di azioni concrete che sono state messe in campo e che, ne sono certo, porteranno frutti importanti per la società e per i suoi lavoratori.

– Ai dirigenti del Comune di Gela destinatari della presente i quali, nonostante momenti di duro confronto, hanno proficuamente lavorato con spirito costruttivo e con grande impegno, cooperando lealmente con la Ghelas.

– A quegli amministratori ed a quei consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, che hanno collaborato con il sottoscritto e che hanno manifestato sempre, in maniera concreta, il proprio interesse e la propria attenzione per la Ghelas e per la propria città.

– A tutta la stampa e ai media locali. Non avevo mai conosciuto un territorio in cui i media fossero così “positivamente” presenti. Una presenza leale e che garantisce a Gela e a tutto il territorio un’informazione costante e di altissimo livello.

– A tutte le sigle sindacali, che svolgono il proprio ruolo con passione e dedizione.

– Ai dipendenti della Ghelas ed a tutti i consulenti esterni, che mi hanno sopportato e supportato in questi mesi, credendo fortemente nel mio operato, a cui auguro ogni bene dal profondo del cuore.

Infine un ringraziamento devo rivolgerlo a Gela ed a tutti i gelesi.

Sono stato accolto, da “forestiero”, con grande e comprensibile scetticismo.

Tuttavia, nonostante i pochi detrattori rimasti, oggi non posso che ringraziare la moltitudine di quei gelesi che hanno condiviso con me questo percorso e che hanno potuto apprezzarmi.

Gela è una città con potenzialità non comuni: un patrimonio storico e archeologico che non è secondo a nessuno in Italia, un centro storico meraviglioso e chilometri di spiaggia dorata da fare invidia a qualsiasi altra località balneare.

Ma vi è la necessità di una rinascita che parta dalle istituzioni e passi dai cittadini.

Di questo processo di rinascita non può non essere protagonista anche la Ghelas, che con i suoi servizi e con i suoi infaticabili dipendenti potrà e dovrà essere architrave della città. Grazie di tutto”.

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