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La guerra dell’acqua passa alle istituzioni: chiesto il congelamento delle bollette pazze

Caltanissetta – Stamattina sindaci della provincia hanno chiesto il congelamento delle bollette pazze di Caltaqua. La verifica del computo e solo dopo, se la somma è dovuta si andrebbe alla rateizzazione. Questo il risultato dell’incontro fra i sindaci, il dell’Ato idrico in liquidazione Rosalba Pavini, alla presenza del Prefetto Cosima Di Stani

“Il conguaglio delle bollette recapitate da Caltaqua ai cittadini non è legittimo, verificabile nè controllabile”. Lo ha sostenuto oggi il sindaco Lucio Greco durante la riunione della Commissione ATO idrico che si è svolta in Prefettura. È stato deciso che il 5 dicembre prossimo si svolgerà l’assemblea di tutti i sindaci per costituire l’ATI.

 

Sulle bollette “pazze” di conguaglio che hanno scatenato una levata di scudi da parte dei cittadini, si vuole consentire una dilazione o un blocco per un anno a quei cittadini che ne faranno richiesta all’ente gestore.

Il sindaco Greco, componente della commissione, ha fatto emergere che il conguaglio non è legittimo né verificabile e controllabile e che dopo la costituzione dell’ATI è opportuno formare un organismo di controllo per valutare l’operato dell’ente gestore.

“Dobbiamo valutare – dice il primo cittadino – se la Regione o i 22 comuni che compongono l’ATO, manderanno personale in affiancamento per controllare il gestore”. Sull’ipotesi di risoluzione del contratto con Caltaqua – tema che è stato anche al centro di un consiglio comunale monotematico tenutosi la settimana scorsa – alcuni sindaci hanno manifestato il timore sul dopo: timore che è stato espresso anche dal presidente della commissione ATO idrico, dott. Rosalba Panvini.

Il sindaco Greco, in sede di commissione, ha espresso l’orientamento per la risoluzione del contratto ed ha proposto l’esecuzione di un accertamento tecnico preventivo con nomina di un perito per valutare l’operato del gestore ed accertare eventuali deficienze nella gestione del servizio e prevenire, così, azioni da parte di Caltaqua.

La proposta del primo cittadino è stata avallata dai sindaci Di Mussomeli e Caltanissetta.

 

L’incontro di oggi è stato incentrato anche sui rifiuti e sul punto molti comuni dell’ATO del nord della provincia hanno manifestato problemi legati ad un indebitamento per oltre 35 milioni di euro.

Se dovessero pagare il debito in tempi celeri, i Comuni andrebbero in default per scongiurare il pericolo,sono allo studio soluzioni, quali, ad esempio, il pagamento del 50 per cento.

Soluzioni analoghe anche per il comune di Gela che ha un debito di circo 18 milioni di euro con l’ATO Ambiente per il conferimento alla discarica di Timpazzo, qualche anno fa si tentò una transazione, ma senza risultato.

 

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