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Fiab: “Le strade di Gela non sono sicure”

Gela – L’incidente occorso lunedì sera al commerciante podista ha provocato sdegno e rabbia fra i cittadini e gli ecologisti. Zitta l’amministrazione comunale che questa volta non mostra i denti con urla o comunicazioni. C’è la vita di un uomo in ballo che ha avuto la sola responsabilità di volere fare sport sul territorio comunale. Peccato che le strade di Gela non sono sicure : buie e prive di manutenzione.

 

“Lo denunciamo da anni, negli ultimi mesi in maniera ancora più intensa: le strade a Gela, a causa delle auto che circolano incontrollate e senza limiti, sono diventate pericolose per tutti gli utenti deboli della strada. Non è un problema di piste ciclabili, ma un problema generale. L’ennesimo gravissimo incidente che ha coinvolto un pedone in viale Indipendenza ne è la dimostrazione. Vicini a lui e alla famiglia continuiamo a chiedere interventi seri sulla gestione della mobilità, per evitare questi eventi. Proprio pochi giorni fa un’auto in pieno centro storico sbandava e distruggeva, simbolico evento, uno dei pali che sostenevano le tabelle elettroniche della ZTL. Lo spazio pubblico è delle persone, dei ciclisti, dei pedoni, dei bambini, delle persone con disabilità e non delle automobili. Lo spazio deve essere condiviso e non totalmente sottratto. Oggi appartiene solo alle auto. Servono interventi drastici per ridare sicurezza e tutela ai cittadini. Ampliare le ZTL e renderle continue, creare Aree pedonali; ripristinare le zone 20; ridurre il limite di velocità nelle principali arterie cittadine destinate al traffico veicolare a soli 30 km/h, con un controllo costante ed il posizionamento di barriere idonee a far rallentare le auto, come chicane, cuscini berlinesi, dossi. Serve creare isole salvagente in via Venezia per rendere più sicuri gli attraversamenti pedonali con appositi restringimenti, Servono corsie ciclabili (cosa diversa dalle piste) e spazi stradali sottratti alle auto e destinati ai pedoni. Serve bloccare o limitare la circolazione delle auto nei quartieri residenziali, rendendo tutte le vie di quartiere strade ciclabili e zone 20. Servono controlli sulla velocità delle automobili. Serve l’applicazione di un Piano chiaro e coordinato e non interventi spot e temporanei. Parliamo di diritti che vengono violati e l’amministrazione non può ancora temporeggiare, perché l’assenza di interventi concreti per la tutela delle persone potrebbe essere una mancanza direttamente imputabile a chi amministra la città”.

 

                                                                     Simone Morgana

                                                                                       Presidente Fiab Gela

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