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PEF e TARI. Greco: l’amministrazione non ha riconosciuto alcun costo aggiuntivo in materia di rifiuti

In questi giorni il dibattito sul PEF (il piano economico – finanziario del servizio rifiuti) e sulla mancata riduzione della TARI ha fatto registrare, da parte di qualcuno, esternazioni prive di logica e di credibilità. Dichiarazioni di questo tipo, assolutamente inaccettabili, si possono rilasciare solo quando si è spinti da rancori politici datati o quando si vuole consolidare la propria posizione all’interno del partito di appartenenza.
Ho preferito, fino a questo momento, non intervenire, ma oggi, al fine di evitare che qualche giustizialista non di prim’ordine confonda le acque e dia inopportune lezioni di legalità, voglio fare chiarezza e snocciolare i dati, inoppugnabili e comprensibili a tutti, per spiegare perchè non si è potuti arrivare ad una diminuzione delle tariffe TARI.
Con le delibere ARERA n. 443-444 del 31/10/2019 sono stati emanati i nuovi criteri di riconoscimento dei costi di esercizio e di mantenimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021. La scadenza per la presentazione del PEF, alla luce di questi nuovi criteri, è stata prorogata al 31/12/2020 con la possibilità per i Comuni di confermare la TARI 2019 anche per il 2020, salvo conguagli. Questo è il primo motivo per cui non si poteva andare in diminuzione. Inoltre, con delibera del Commissario Straordinario n.20 del 22/3/2019, è stato approvato un PEF da coprire con l’applicazione della TARI pari ad euro 10.995.640,22 ma l’attuale amministrazione ha ereditato debiti nei confronti di ATO CL 2 per circa 16 milioni e contenziosi con la Tekra per i servizi aggiuntivi, oltre a quelli già liquidati (per 6,5 milioni c’è la rateazione e il Comune sta pagando), pari a circa 2milioni 500mila euro, che sicuramente non sono stati compresi nel PEF 2019.
Questo è successo perchè il Commissario Straordinario da un lato ha fatto la transazione, dall’altro ha optato per la domanda riconvenzionale dopo la rinuncia a presentare opposizione ai decreti ingiuntivi. La volontà di abbassare la TARI, ove possibile, è strettamente connessa alla redazione del PEF, la cui riduzione, però, non è così semplice con i nuovi criteri, ed in ogni caso sarà la SRR a predisporre il PEF per tutti i comuni che ne fanno parte. PEF che, prima dell’approdo in consiglio comunale, dovrà essere validato da ARERA.
La mia amministrazione, sin dal momento del suo insediamento, non ha riconosciuto alcun costo aggiuntivo in materia di rifiuti, mantenendo lo status quo precedentemente stabilito dal Commissario Straordinario. Non solo. Se si vanno a vedere le somme spese dal 2014 ad oggi per il servizio di raccolta differenziata, salta subito agli occhi come il 2019, anno del nostro arrivo alla guida della città, sia quello in cui si è pagato di meno in assoluto. Ecco i numeri:
2014 (maggio – dicembre) 5.700.126,43 euro
2015 – 9.942.931,44 euro
2016 – 9.984.915,89 euro
2017 – 10.965.066,19 euro
2018 – 6.825.670,47 euro
2019 – 5.949.365,32 euro
Questi sono dati incontrovertibili e una classe politica seria non può prescindere da essi se non vuole apparire poco credibile. Questi numeri sono i soli che dovrebbero orientarci nella nostra azione e la cosa che più mi amareggia e meraviglia è che chi parla li conosce bene, dato il ruolo avuto in consiglio comunale negli ultimi anni. Mi sorge, dunque, il sospetto che lo faccia di proposito, per creare malumori e confusione.
Consiglio, pertanto, al segretario provinciale del PD, Peppe Di Cristina, intervenuto nel tentativo di abbassare toni immotivatamente esasperati, di prendere le distanze dalle affermazioni tendenziose e offensive del suo delfino. Essere concilianti a volte non basta e nessun segno di apertura, seppur apprezzabile, può essere utile se si rimane vicini a chi inasprisce il dibattito con precise velleità politiche personalistiche. Un modo di fare nettamente agli antipodi rispetto a quello di altri consiglieri comunali a me vicini, validi e leali, che anche in questa occasione hanno dimostrato il loro autentico e profondo valore e il loro attaccamento alla città.

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