Politica

Definanziamento respinto: esultano Pd e Italia viva e M5s

Anche se i giochi non sono fatti, uno steep è stato superato ed esultano i rappresentanti politici del territorio per i loro voti in commissione bilancio della Regione. Ecco come pensa il segretario provinciale Peppe Di Cristina: “Respinta la proposta di tagli del Governo Musumeci ai danni di #Gela per un valore di circa 200 ml di€ , grazie all’impegno di Nello Di Pasquale.
Il Partito Democratico ha votato contro, facendo una battaglia in commissione, schierandosi a favore di Gela.
Dispiace che altre forza politiche come Forza Italia e l’ UDC si siano schierate a favore dei tagli , noi andiamo avanti nella difesa dei diritti di questa Città e della verità”.

“Italia Viva nella persona di Luca Sammartino ha votato NO alla proposta del governo Musumeci – dice Giuseppe Ventura – di tagliare 200 milioni di euro ai danni di Gela. Senza quel voto la proposta sarebbe passata. Ad onor del vero vanno ringraziati anche i deputati del PD e dei 5 stelle, presenti in commissione. Ora è necessaria un’attenta disanima per capire chi sono i veri nemici di Gela ed essere tutti uniti contro costoro. Attenti, non abbassiamo la guardia perché ci riproveranno”.

“È stata bocciata col voto compatto del M5S, PD, Italia Viva e Attiva Sicilia, oggi in commissione Bilancio all’Ars, la rimodulazione proposta dal governo delle somme del Patto per il Sud – dice il M5S –

È la prima volta che in commissione Bilancio viene bocciato un documento di riprogrammazione del governo.

Il piano governativo prevedeva il definanziamento di numerosi progetti (per un ammontare totale di 140milioni), tra cui quelli relativi alle aree di crisi complessa di Termini Imerese (completamento di opere viarie di urbanizzazione dell’agglomerato industriale)  e Gela (lungomare e svincolo Manfria Roccazzelle) al collegamento viario della Ss 114 con i centri abitati di Riposto e alla realizzazione della circonvallazione Nord di Tremestieri Etneo.

“Ci aspettiamo – dichiarano i deputati dell’opposizione – che adesso il governo riveda le proprie scelte”

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