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Lavori al Museo: nuovo steep

Gela – Da anni si parla dell’ampliamento del Museo archeologico regionale. Si parla anche della Nave arcaica del V secolo a.C. che non ha ancora una casa. Poi c’è stato il crollo del cornicione per infiltrazioni di acqua che ha dato il colpo di grazia; la chiusura, la messa in sicurezza  e la riapertura. I lavori del Museo non sono iniziati; non sono iniziati neppure quelli del Museo  della Nave annunciati il 16 dicembre dal Presidente della Regione al Liceo classico.

Eppure quel giorno c’era una esultanza generale dopo la polemica sul sito in cui ospitare la Nave nell’immediato. Alla fine la Nave, prima è rimasta chiusa nelle scatole di legno, poi è stata presentata a Forlì, ma non ha ancora una casa nella città dove è stata ritrovata.

Il solito finanziamento sulla carta c’è, ma non c’è il decreto della Regione. Come sempre, e con esso i ritardi sull’avvio dei lavori. Vero è che il loockdown ha bloccato per tre mesi tutte le attività, ma in questo caso si tratta ancora di ritardi della burocrazia. Oggi però una novità c’è. Il Comune ha convocato una conferenza di servizio asincrona invitando il Genio Civile, i Vigili del fuoco, la Regione, l’assessorato ai Lavori pubblici e tutti gli enti che gravitano attorno al progetto per impegnarli ad apporre tutte le autorizzazioni necessarie affinchè il progetto esecutivo per i lavori di ampliamento del Museo. IL Comune ha trenta giorni di tempo per rispondere dopo che gli enti inviano gli elaborati. La ditta che si è aggiudicata l’appalto integrato ha già presentato  il progetto esecutivo e si attendono i passi successivi che nel territorio, come sempre, diventano passi da giganti. Insomma un altro steep è stato compiuto, se tutto si svolge secondo la tabella di marcia prevista per legge si dovrebbe ipotizzare ad un inizio del lavori alla prossima stagione.

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