CronacaGela

Gela. Sciopero degli autotrasportatori. Cominciato ieri sera nella periferia della città.

E’ passata qualche ora dall’annuncio del segretario generale Fai-Conftrasporto (Federazione Autotrasportatori Italiani) Carlotta Caponi che nel corso dell’intera giornata di ieri ha ricevuto numerosi messaggi da parte degli autotrasportatori, minacce di un possibile sciopero che prende ora una forma concreta.

A Gela camionisti e autotrasportatori, infatti, hanno appena aderito allo sciopero generale che sta coinvolgendo in questo momento tutta la Sicilia e la Puglia. Uno sciopero che potrebbe avere delle gravi conseguenze a causa del blocco dei trasporti e dello scarso movimento di merci.

Il grido dei lavoratori si manifesta in queste ore attraverso un blocco organizzato nella periferia della città, presso la rotatoria della statale SS115, dove gli autotrasportatori si sono riuniti insieme con i loro mezzi spenti alle spalle, a testimonianza dell’inizio di uno sciopero che si evolverà nelle prossime ore.

Gravissimo e risentito è sicuramente l’aumento del gasolio che nel mese di gennaio è salito del 22,3%, spiazzando soprattutto i lavoratori privati. Quest’ultimi insieme alla crisi delle grandi aziende, in strettissime difficoltà, stanno ora facendo i conti con un rincaro di tutti i costi di mantenimento dei mezzi di trasporto, e con la minaccia di possibili gravi perdite di lavoratori.

Il manifesto parla chiaro, non solo il carburante si lega agli altissimi costi, ma anche i pezzi di ricambio e la manutenzione dei mezzi; tutti questi fattori sono sinonimi di una categoria oscurata e pressata dallo Stato.

A Gela si lamenta, inoltre, la mancata presenza delle istituzioni cittadine che, anche in questo caso, non hanno ancora preso parte ad un dialogo con i lavoratori coinvolti nello sciopero, erano in compagnia di soli due volanti dei vigili urbani.

Siamo stanchi di non essere ascoltati. Da quest’anno i costi sono aumentati del doppio per ogni sorta di genere; di questo passo non potremo più lavorare per le nostre famiglie, avremo da fare solo con i debiti e le tasse”.

La situazione è grave, e il settore dei trasporti non è l’unico ad essere colpito. Si minacciano infatti anche altre chiusure in città dove tutto il settore economico sembrerebbe essere entrato completamente in crisi, mettendo in difficoltà molte attività in particolare nel settore dell’artigianato.

 

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