CronacaGela

GELA PRIMA DI TUTTO (Federata Sud Chiama Nord) al fianco dell’operaio Salvatore Comandatore

Licenziato per aver agito correttamente
Salvatore Comandatore è un lavoratore che per oltre trent’anni ha impegnato la sua vita sulle motobarche guardia fuoco e
dell’antinquinamento. «Questo lavoratore da circa tre anni non percepisce lo stipendio perché si è rifiutato di fare al lavoro delle cose non corrette – dice Salvino Legname – avrebbe potuto farle, inquinare il
mare e mantenere il suo posto di lavoro invece di subire ritorsioni e vivere le pene dell’inferno. La giustizia è lenta e gli esposti fatti non hanno sortito effetti finora. A quest’uomo si sta cancellando la dignità». (salvino Legname- presidente associazione Antiracket Gela).
I fatti risalgono al 2019. Salvatore lavora a bordo di imbarcazioni della Compagnia Guardia Ai Fuochi Ed Antinquinamento Da Idrocarburi Archimede S.r.l. di Siracusa,
società che opera da decenni per conto dell’ENI.
Si rifiutò di eseguire degli ordini dei superiori e, nel gennaio 2020, venne
licenziato.
Nel corso delle udienze del processo che, alla fine, ha dato ragione a Salvatore sono emersi i dettagli della vicenda:
“Il lavoratore forniva le giustificazioni del caso che, però, non venivano accolte dalla società che procedeva al licenziamento. L’operatore, assistito dal legale Giuseppe Smecca, ha impugnato il licenziamento, chiedendo che sul punto venissero sentiti alcuni colleghi con lui presenti sull’imbarcazione al momento dei fatti. In particolare, è emerso che ciò
che i capoturno indicavano come semplice acqua di sentina, era acqua mista a gasolio che non poteva essere versata in bidoni di plastica di tipo comune che i capi turno avevano portato a bordo, bensì era
necessario l’uso di bidoni idonei allo scopo, non presenti. Inoltre, nel corso del giudizio emergeva pure che il lavoratore avrebbe dovuto eseguire le operazioni di aspirazione in un ambiente molto angusto e
privo di aerazione e, quindi, in un ambiente non adatto. Già in precedenza un capobarca si era sentito male durante le operazioni di
aspirazione proprio a causa dello spazio piccolo in cui agire, difatti caratterizzato da un forte e nauseante odore di gasolio, per cui era facile perdere i sensi. Nel corso della raccolta delle prove, poi, è stata valutata la mancanza delle condizioni di sicurezza in cui operare, nonchè
l’assenza dei necessari dispositivi di protezione individuale ma soprattutto che il capobarca Comandatore si sarebbe rifiutato di versare in mare l’acqua di sentina appunto commista a gasolio. Nel corso del
giudizio, si è fatto riferimento ad un sms dell’amministratore della società, inviato ad un altro lavoratore dal seguente contenuto: “Rivolgetevi all’ufficio, le vie brevi non sono più previste, a meno che non
mi riferiate i nomi di chi mi ha denunciato all’Ispettorato, ai quali farò tremare la schiena ovviamente dopo averli licenziati”.
(quotidianodigela.it).
Quindi, operare in ambienti pericolosi senza le necessarie, obbligatorie,
protezioni, uso di bidoni in plastica (i bidoni comuni in uso ai privati) per lo smaltimento del liquido di sentina contaminato da gasolio, e sversamento del liquido in mare: queste sono le operazioni che Salvatore Comandatore si è rifiutato legittimamente di eseguire.
Oggi Salvatore ha vinto la sua battaglia giudiziaria (2022) anche se la
Società in questione continua a non voler procedere alla reintegra del
lavoratore, appigliandosi, a torto, a circostanze come la richiesta al
lavoratore di produrre attestati in corso di validità di alcuni corsi in
quanto scaduti nelle more del periodo di licenziamento, sebbene sia
sempre stata la società stessa, nel corso degli anni, a farsi carico di tali
spese, stante che rientra nell’obbligo di formazione del personale.
Semmai è la Socierà Archimede che dovrebbe dimostrare l’idoneità dei
propri mezzi, per buona parte vecchi e non idonei, al punto che persino
una esercitazione, avvenuta, tra l’altro in presenza di personale della
Capitaneria di Porto, è andata male. Per fortuna senza incidenti gravi.
In un video che circola si vede un’imbarcazione della Archimede che,
durante una simulazione, non è in grado di gettare acqua nella giusta
portata.
Queste ed ulteriori carenze testimoniate da più dipendenti rendono
assolutamente insicuri e rischiosi i lavori di questa Società.
I fatti sono stati presentati, con una denuncia-esposto, alla Capitaneria di
Porto di Gela che ha omesso di trasmettere gli atti alla Procuracompetente ed ha smarrito la denuncia. (Salvatore Comandatore
conserva copie).
Nel corso delle ricerche documentali per ottenere giustizia e i compensi
dovuti, Salvatore ha richiesto all’INPS di Siracusa, con diverse PEC,
attestazione dei versamenti effettuati dall’azienda. L’INPS ad oggi non
ha fornito alcuna risposta e pare che non sia stato effettuato alcun
versamento da parte della società Archimede. Il lavoratore quindi si
trova senza stipendi e senza alcun versamento INPS.
Recentemente Salvatore, insieme al presidente del’Associazione
Antiracket Salvino Legname, si è recato presso la caserma dei
Carabinieri per sporgere ulteriore denuncia contro tutti i soggetti autori
delle omissioni, comprese INPS e Capitaneria di Porto.
A settembre 2023 è stata fissata un’udienza per procedere al
pignoramento dei beni della società Archimede.notificato proprio oggi,
24/7/2023.
Ad oggi la Compagnia Guardia ai Fuochi ed Antinquinamento da
Idrocarburi Archimede S.r.l. continua a lavorare per la Raffineria di Gela,
e ulteriori condotte fuori norma sono state rilevate nei giorni scorsi
Ulteriori sviluppi sono in corso.
Nel frattempo Salvatore si trova in una situazione molto complicata,
riceve aiuti dalla caritas locale ed è in preda ad uno stato emotivo che,
secondo gli amici più vicini, potrebbe

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button