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“Operazione gomme lisce” all’Ast, i nomi dei presunti “raccomandati” dalla politica e non solo

Ast e le assunzioni clientelari dei “raccomandati”, dall’ordinanza del Gip di Palermo vengono fuori nomi altisonanti. Uomini e donne che avrebbero trovato posto all’interno della municipalizzata che si occupa di trasporto pubblico grazie, probabilmente, a qualche buono sponsor politico e non solo. Dentro ci sono anche persone collegate a sigle di categoria o anche ad importanti nomi nel campo dell’edilizia. Tutto messi nero su bianco nel provvedimento del giudice delle indagini preliminari e riportato oggi dal Giornale di Sicilia.

L’indagine ha travolto l’azienda siciliana trasporti, società interamente partecipata dalla Regione Siciliana. I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza del gip del tribunale, su richiesta della Procura, nei confronti di 9 soggetti, indagati a vario titolo di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato. L’indagine ruota principalmente su Ugo Enrico Fiduccia, 71 anni, direttore generale Ast, finito ai domiciliari. Gli altri indagati, seppur con misure diverse, sono revisori, consiglieri di amministrazione della stessa società, e poi ancora rappresentanti di ditte che hanno avuto rapporti con l’Ast e sono state privilegiate.

Dall’ordinanza ecco i nomi che spuntano e che, secondo il Gip, potrebbero aver contato su una “spinta”: l’architetto Antonino Contorno, nipote del deputato regionale del Pd Antonello Cracolici; Teresa Salamone e Giuseppe Montalbano, ritenuti sponsorizzati dall’ex deputato e presidente dell’Ars Francesco Cascio; Alessandra Marino, considerata a sua volta vicina a Giuseppe Castiglione, già presidente della Provincia di Catania e parlamentare nazionale. Spunta anche fuori un nome che sarebbe stato sponsorizzato da Confindustria, tale Giuseppe Iacono, e anche Maria Clara Canzoneri ritenuta invece vicina ai noti costruttori Caltagirone.

Ad essere emerso come Fiduccia abbia detto ad alcuni interlocutori che chi “comandava”, nel senso che sistemava all’interno dell’Ast con assunzioni, erano principalmente il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e il presidente della Regione Nello Musumeci. Entrambi però hanno categoricamente smentito e annunciato querele: “Nell’ordinanza anzi si precisa la corretta del mio operato” rilancia Musumeci.

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