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Gravi condanne per i reati ambientali di Viggiano, a Gela nessun responsabile

Gela – Tumori, leucemie, bambini malformati la Città del Golfo era la capitale europea. Abbiamo effettuato uno studio scientifico per capire la causa di questi fattori scatenanti. Ancora una volta possiamo dire che moltissimi cittadini gelesi e delle zone limitrofe si stanno ammalando di tumori, leucemie e sono nati bambini malformati per colpa dell’inquinamento chimico, e dei sversamenti di idrocarburi in tutta la piana di Gela che dalle falde inquinate si sono ripercorse alla catena alimentare, gli idrocarburi facilmente assorbiti dai vegetali finiscono per avvelenare gli animali da pascolo, i loro derivati alle persone, gli ultimi ingeriscono idrocarburi inconsapevolmente da carne, verdura e latticini.
Prefazione
In generale si definiscono metalli pesanti quei metalli con numero atomico superiore di quello del ferro (55) con una densità’ molto elevata e che sono causa comune di inquinamento e tossicità’ negli organismi biologici. Tale definizione generica e’ stata considerata recentemente da un rapporto:
densità’ superiore ai 5,0 g/cm3 si comportano in genere come cationi bassa solubilità’ dei loro idrati spiccata attitudine a formare complessi affinità’ verso i solfuri.
Le falde nella piana di Gela hanno un concentrato di metalli migliaia di volte superiori alla normale tolleranza e concentrazione per uomo, animali, e vegetali

(documenti alla mano). Nella letteratura scientifica vengono normalmente considerati metalli pesanti i seguenti elementi: alluminio, ferro, argento, bario, berillio, cadmio, cobalto, cromo, manganese, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, rame, stagno, titanio, tallio, vanadio, zinco, ed alcuni metalloidi con proprietà’ simili a quelle dei metalli pesanti, quali arsenico, il bismuto ed il selenio. All’interno (dei metalli pesanti) si distinguono i metalli indispensabili per gli organismi viventi, con potenziale tossicità’, vale a dire: ferro, cobalto, cromo, rame, manganese, molibdeno, selenio, zinco; dai metalli ritenuti prevalentemente tossici: alluminio, arsenico, berillio, cadmio, mercurio, nichel, benzene e piombo. Quando si parla di inquinamento da metalli pesanti, ci si riferisce normalmente solo ad alcuni di questi elementi, i maggiori responsabili dei danni ambientali, ossia: il mercurio, il cadmio,il cromo e il piombo.

Pericoli
I metalli pesanti sono componenti naturali della crosta terrestre che non sono degradati dall’attività’ biologica e fotochimica e quindi non posso venire smaltiti, se rilasciati nell’ambiente possono restarci per centinaia di anni. Certi fenomeni naturali come per esempio le eruzioni vulcaniche, gli incendi boschivi e le maree contribuiscono alla ciclizzazione naturale dei metalli, l’uomo però’ gioca un ruolo altrettanto importante e a volte maggiore di quello della natura. Alterando il ritmo di rilascio e di trasporto dei metalli pesanti nell’ambiente l’uomo e’ riuscito ad aumentarne di alcuni ordini di grandezza le emissioni. I metalli pesanti possono entrare nel nostro corpo attraverso l’acqua, l’aria, ed il cibo.
Considerando che nelle esalazioni dalla bocca delle persone che hanno quattro otturazioni dentarie con amalgama al mercurio vi e’ una percentuale di vapori di mercurio superiore al massimale consentito per gli operai dell’industria, se ne puo’ dedurre che l’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo fa si’ che tutti siano più’ o meno intossicati da eccessivi accumuli di metalli pesanti.
Tra le varie sostanze inquinanti al giorno d’oggi diffuse in massa nell’ambiente, i metalli pesanti sono i composti più’ dannosi ,si legano con le strutture cellulari in cui si depositano, ostacolando lo svolgimento di determinate funzioni vitali. I gruppi sulfidrici (SH) , normalmente presenti negli enzimi che controllano la velocità’ delle reazioni metaboliche nel corpo umano, si legano facilmente ai metalli pesanti, il complesso metallo-zolfo risultante interessa tutto l’enzima che non può’ funzionare normalmente perdendo la propria funzionalità’ di catalizzatore.
R-S-H + R-S-H + M2+ ’Üí R-S-M-S-R + 2H+
L’eliminazione di tali metalli avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento portando a bioaccumulazione.
Bioaccumulazione significa un aumento nella concentrazione di un prodotto chimico in un organismo biologico col tempo, confrontata alla concentrazione del prodotto chimico nell’ambiente. I residui si accumulano negli esseri viventi ogni volta che sono assimilati ed immagazzinati più’ velocemente di quando sono scomposti (metabolizzati) o espulsi. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante o determinante, in numerose malattie croniche. I bambini sono i soggetti piu’ a rischio da esposizione al piombo, al mercurio e agli altri agenti tossici, poiché per unità’ di peso, mangiano, bevono e respirano tre-quattro volte di più’ degli adulti”. Se si considera inoltre che la linea di demarcazione fra carenza alimentare di tali sostanze e tossicità’ e’ molto sottile risulta evidente quanto sia importante conoscere la presenza e l’utilizzo di tali elementi nella vita quotidiana. I metalli sono introdotti nei sistemi acquatici come conseguenza dell’erosione di terre e rocce e da diverse attività’ umane che spaziano dall’estrazione mineraria all’uso di tubature in piombo per l’acqua potabile.
Di seguito si riportano le concentrazioni massime ammesse per i metalli pesanti nell’acqua naturali secondo l’EPA (agenzia per la protezione ambientale)
I primi casi accertati di avvelenamento da metalli pesanti risalgono al 1952, fin dal 1932 scorie contenenti mercurio furono rilasciate dalla Chisso’s chemicals nella baia di Minimata in Giappone. Il mercurio accumulato dalle creature marine si trasmise attraverso la catena alimentare agli abitanti della baia. Nel 1952 apparve il primo caso di avvelenamento con decesso dovuto al mercurio, in totale negli anni ’50 ne furono accertati 500 tutti conclusi con la morte dei pazienti. Da quel momento il Giappone emanò’ leggi severe riguardo l’emissione di metalli pesanti nell’ambiente per fronteggiare quella che prese il nome di Sindrome di Minimata. Fra le 80 sostanze inquinanti a cui L’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti d’America pone maggiore attenzione ci sono 10 metalli pesanti. Le miniere d’oro della Nova Scotia in funzione dal 1860 al 1945 hanno prodotto circa tre milioni di tonnellate di scorie minerarie contenenti mercurio, arsenico, cadmio, rame, ferro e tallio. Gli scienziati hanno da poco esaminato i sedimenti dei laghi a valle della miniera, concludendo che non c’e’ ancora “alcuna evidenza di calo” nei livelli di contaminazione, malgrado siano passati 50 anni dalla chiusura delle miniere.
Tutti i metalli sotto elencati sono presenti nella piana di Gela, in alcuni casi migliaia di volte superiori alla normale tollerabilità.
Danni all’organismo
Alluminio – Danni al sistema nervoso centrale, demenza, perdita di memoria
Antimonio – Danni cardiaci, diarrea, vomito, ulcera allo stomaco
Arsenico – Cancro linfatico, cancro al fegato, cancro della pelle
Bario – Aumento della pressione arteriosa, paralisi
Bismuto – Dermatite, stomatite ulcerosa, diarrea
Cadmio – Diarrea, dolori di stomaco, vomito, fratture ossee, danni immunitari, disordini psicologici
Cromo – Danni ai reni e al fegato, problemi respiratori, cancro polmonare, morte
Rame – Irritazioni al naso, bocca ed occhi, cirrosi epatica, danni al cervello e ai reni
Gallio – Irritazione alla gola, difficoltà’ respiratorie, dolori alla cassa toracica
Afnio – Irritazione agli occhi, alla pelle e alle mucose
Indio – Danni al cuore, reni e fegato
Iridio – Irritazione agli occhi e al tratto digestivo
Lantanio – Cancro polmonare, danni al fegato. E’Äô presente nei televisori a colori
Piombo – Frutta, verdura, carni, cereali, vino, sigarette ne contengono. Causa danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficoltà’ di apprendimento, distruzione del
sistema nervoso
Manganese – Coagulazione del sangue, intolleranza al glucosio, disordini allo scheletro
Mercurio – Distruzione del sistema nervoso, danni al cervello, danni al DNA
Nickel – Embolia polmonare, difficoltà’ respiratorie, asma e bronchite cronica, reazione allergiche della pelle
Palladio – Altamente tossico e carcinogeno, irritante
Platino – Alterazioni del DNA, cancro, danni all’Äôintestino e reni
Rodio – Macchie alla pelle, potenzialmente tossico e cancerogeno
Rutenio – Altamente tossico e carcinogeno, danni alle ossa
Scandio – Embolia polmonare, minaccia il fegato quando accumulato nel corpo
Argento – Usato come colorante E 174, emicrania, difficoltà’ respiratorie, allergie della pelle, estremamente concentrato causa coma e morte
Stronzio – Cancro ai polmoni, nei bambini difficoltà’ di sviluppo delle ossa
Tantalio – Irritazione agli occhi, e alla pelle, lesione del tratto respiratorio superiore
Tallio – Usato come veleno per topi, danni allo stomaco, al sistema nervoso, coma e morte, per chi sopravvive al Tallio rimangono danni al sistema nervoso e paralisi
Stagno – Irritazione agli occhi e alla pelle, emicrania, dolori di stomaco, difficoltà’ ad urinare
Tungsteno – Danni alle mucose e alle membrane, irritazione agli occhi
Vanadio – Disturbi cardiaci e cardiovascolari, infiammazioni allo stomaco ed intestino
Ittrio – Altamente tossico, cancro ai polmoni, embolia polmonare, danni al fegato
Conclusioni
Causa la gravissima situazione locale dove la mortalità per tumori, ictus, infarti, arresti polmonari è superiore alla media europea, si può asserire che questi decessi anche di giovanissimi non siano cause naturali ma bensì decessi per inquinamento da metalli pesanti. Per tale motivo si chiede che le istituzioni si mobilitano per disinquinare le falde, il mare, i terreni.
Chiediamo che le istituzioni obbligano ENI, ENIMED oltre che ha bonificare la piana e intervenire a fine intervento con la FITORIMEDIAZIONE, di attrezzare e costruire strutture sanitarie di diagnosi e cura di alto livello nella città di Gela. Inoltre che il Ministero dell’Interno velocizzi l’iter burocratico per l’arrivo del reparto del NOE Carabinieri Ambientali a Gela già in programma.
Il diritto al lavoro è un diritto imprescindibile per la dignità dell’uomo e per l’economia di un intero territorio, molti saranno concordi, compresi i lavoratori del Petrolchimico, non si può lavorare in completa anarchia senza rispettare minimamente il TESTO UNICO AMBIENTALE, la vita umana ha un valore inestimabile, la vita umana di bambini e adulti vale ancora di più (percepire lo stipendio e morire non ha logica). Industria e vita umana devono avere la stessa importanza, se qualcuno trincerato nelle alte mura all’interno della raffineria pensa di potere fare ciò che vuole deve essere inquisito, perseguito e condannato. I giudici facciano il loro lavoro e non perdano troppo tempo per indagare i ladri di polli. Preoccupanti e spero non veritiere sono le dichiarazioni dell’EX PM Palamara (il primo pentito della Magistratura Italiana) : “Eni a Roma decide i Giudici che devono prendere servizio al Tribunale di Gela. Francesco Agati
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