Politica

‘A mmia cchi mi tocca’. La maggioranza ad Incardona: ‘ritratta o ti quereliamo’

Guerra fra maggioranza ed opposizione

Gela – E’ guerra aperta fra maggioranza ed opposizione e potrebbe finire anche in Tribunale. Fra polemiche ed invettive, la frase che ha fatto ‘impazzire’ i consiglieri di maggioranza è quella scritta da Salvatore Incardona ‘a mmia chi mi tocca’ che la maggioranza ha interpretato come un’accusa fondata sulla spartizione dei poteri. E qui si scatena il putiferio e si minacciano pure querele. Ecco come si sono pronunciati i consiglieri di maggioranza:

 

“In merito alla seduta di consiglio comunale che si è celebrata ieri sera sul rendiconto 2018, presentato in consiglio stesso, abbiamo e stiamo assistendo ad un continuo attacco  inverosimile da parte dell’opposizione, e restiamo perplessi. Per essere chiari, i colleghi dell’opposizione hanno partecipato alla seduta, ma quando è stato il momento di votare e assumersi una responsabilità importante nei confronti della città, hanno deciso di uscire come avrebbe fatto la vecchia politica, dove per “vecchia” intendiamo la peggiore.

Questo comportamento dimostra come molti di loro trovano la giusta  dimensione e il loro campo d’azione politico solo nel cercare una più ampia e possibile esposizione mediatica, ma quando si tratta di confrontarsi su temi importanti decidono di fuggire puntualmente perché incapaci di affrontare o centrare l’argomento. Ieri sera abbiamo assistito ad un comportamento imbarazzante, con la messa in campo di una strategia puerile, organizzata e ordita  da tempo. Mentre gli strateghi studiavano “la strategia” per uscire dall’aula ed eventualmente fare cadere il numero legale, noi d’altra parte siamo arrivati in aula preparati e quindi consapevoli dei temi che sarebbero stati esposti.

La maggioranza ha deciso quindi di assumersi tutta la responsabilità di un atto che di certo non appartiene all’operato di questa giunta ma che è propedeutico al fine di ottenere i trasferimenti da parte dello Stato. Da  persone responsabili, la nostra posizione sarà quella che è sempre stata cioè che davanti a coloro che esercitano la forza del vittimismo, noi eserciteremo la forza della ragione, cioè quella del bene del paese, dell’interesse della città e dei cittadini.

Interesse che ieri abbiamo prospettato all’opposizione e per tutta risposta abbiamo ricevuto una porta chiusa in faccia. In conclusione , al consigliere che si permette di etichettare il nostro operato mosso dal principio “a mmia cchi mi tocca?” lo invitiamo a ritrattare immediatamente altrimenti vedremo di valutare eventuali querele. Non permettiamo a nessuno di rilasciare certe dichiarazioni che non ci appartengono e che sono lesivi della nostra dignità. Bisogna che capiscano che la politica non è un arroccamento: la politica è confronto. Un  nuovo modo di far politica a Gela è possibile e in virtù di questo esortiamo chiunque a pesare dichiarazioni fatte con estrema leggerezza”.

Scaramucce del nuovo consiglio comunale, mentre la città vive problemi di ogni giorno con ansia e senso di solitudine

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