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“Non l’ictus ha portato alla morte il nostro caro, ma il Covid”

Gela – È affranta la famiglia dell’uomo di 71 anni, morto stamattina all’ospedale di Caltanissetta . Non ha potuto assistere il loro congiunto, non l’ha potuto salutare, né accarezzare per l’ultima volta. Rinchiusa in casa per la quarantena, ha solo ricevuto una fredda telefonata per mettere la parola fine ad una vita . E adesso aspetta che arrivi il feretro. Chiuso. I suoi familiari non vedranno più i suoi occhi azzurri, profondi, buoni. Vuole parlare la famiglia  e vuole dire la sua verità

“La sola verità che oggi hanno appreso: la terribile notizia – scrivono –

Ad aumentare lo straziante dolore, il chiacchiericcio, le parole, i fatti mal riportati che circolano veloci senza lasciare il fiato a chi la verità, la conosce bene. Non è stato un ictus non è stata una patologia neurologica uccidere A. C.  così come non è nel plesso ospedaliero, ma il covid-19.

Questo sbaglio che ha comportato nei giorni precedenti il  ricovero, la mancanza nell’immediatezza del caso clinico di un tampone, mentre già era in corso una polmonite bilaterale in stato avanzato con polmone compromesso. Questo è solo l’inizio della nostra verità che porterà presto a far chiarezza”.

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