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Semi di arance e resti di sigaretta: ecco la nuova acqua di Gela

Gela – L’avevamo vista in tutti i colori: marrone, gialla, rossa. Manca il verde in realtà, ma arriverà per completare la tavolozza dei colori dell’arcobaleno. Ma adesso dai colori liquidi si passa agli elementi solidi. E’ la legge dell’evoluzione della specie. Stamattina alcuni residenti del centro storico, in particolare della via Americo Vespucci e zone limitrofe, hanno trovato nell’acqua residui inusitati: semi di arance e pezzetti di cartine di sigarette. Avete capito bene e lo vedete nella foto fornita dai protagonisti della nuova ‘avventura’ acqua sporca. Uno scoop, in termini giornalistici, una notizia nuova ma una triste scoperta per gli utenti che aprono il rubinetto e vedono scendere non solo acqua ma residui solidi. Normale: la rete idrica ha ancora buchi come voragini che permettono l’ingresso di acque fognanti e adesso di piccoli rifiuti. E la gente paga le bollette per un servizio che prevede acqua potabile 24 ore su 24. Ma non è solo questo che si registra in questi giorni. Nella zona di Marchitello arriva l’acqua ma ad una pressione talmente basse che non serve tutte le villette a schiera, tanto che una parte dei residenti stamattina ha dovuto far ricorso ad amici e parenti per potere avere il minimo di scorte d’acqua per la pulizia personale. “Nella zona via Butera e strade limitrofe da 6 giorni non arriva acqua; oggi c’era la distribuzione ma la pressione e’ talmente bassa che più di meta’ quartiere e rimasto a secco!!! Pero’ le bollette salate arrivano puntuali quelle mai ritardano” – dice Rocco Scordio nel gruppo Fuori caltaqua. Si attendono ancora le iniziative promesse in campagna elettorale dall’attuale amministrazione comunale, mentre la burocrazia non si accontenta dell’Ato, ma aggiunge l’Ati per rendere più farraginoso ed oneroso il percorso. Intanto fra Ato, Ati e misf-ati, gli unici a restare sfat-ATI sono i sogni di normalità dei gelesi.

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