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Covid, ok al nuovo decreto: dal 1° maggio addio a Green Pass e mascherine

Tutto confermato. Come anticipato dal Sole 24 Ore, dal 1 aprile non ci sarà più l’obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50.

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità la road map per allentare allentare le misure anti-Covid da aprile, dopo la fine dello stato di emergenza.

A chi ha superato questa soglia d’età, per cui l’obbligo resta in vigore fino al 15 giugno (con multa da 100 euro prevista), sui luoghi di lavoro sarà richiesto solo il certificato base (ossia basterà il tampone) come avviene adesso per gli under 50. Dal 1° maggio non sarà più necessario esibire il certificato verde. Con almeno un’eccezione: il green pass rafforzato resta fino al 31 dicembre 2022 per visite in ospedale e Rsa.

Intervenuto in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, assieme al premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che la sospensione dei lavoratori senza Super Green Pass sopra i 50 anni «non avverrà più. Sarà sufficiente per loro fino al 30 di aprile avere il Green pass base. La sospensione dal lavoro resterà solo per la fascia delle personale sanitario e i lavoratori di strutture ospedaliere e delle Rsa, in questo caso il prolungamento dell’obbligo è al 31 dicembre».

Dal 1° aprile per mangiare o consumare un caffè in un tavolo all’aperto così come per le attività sportive, sempre all’aperto, non servirà più alcun green pass: né il “base” né quello “super”. Servirà ancora il green pass base negli stadi (che torneranno dal 75% al 100% di capienza). Per quanto riguarda gli hotel è passata la linea del ministero al Turismo e i clienti non avranno più bisogno del Green Pass dal 1° aprile.

Via green pass su metro, tram e bus

Sempre dal primo aprile non sarà più necessario essere in possesso del green pass per salire su tram, metro e bus locali. Resta l’obbligo di mostrarlo, fino al 30 aprile, solo per i trasporti a lunga percorrenza. Dal primo aprile non sarà più obbligatorio avere almeno il Green pass base per entrare nei musei, negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.

Stop quarantene e dad solo per alunni contagiati

Non solo. Come anticipato nei giorni scorsi, dal 1° aprile la road map tracciata dal governo per allentare le misure anti-Covid prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). Pertanto, a scuola, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione.

Addio Cts e commissario: struttura a Difesa e poi a Salute

Inoltre dal 1° aprile l’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario. Al loro posto sarà creata una unità operativa ad hoc, prima al ministero della Difesa (fino al 31 dicembre) e poi alla Salute (dal 1° gennaio 2023) per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.

Obbligo mascherine al chiuso fino al 30 aprile

L’obbligo di mascherine al chiuso viene prolungato fino al 30 aprile. Resterà in vigore l’attuale regime sull’obbligo di mascherine. Perciò sui mezzi di trasporto pubblici, così come nei cinema, teatri, stadi continuerà a essere obbligatoria la Ffp2.

Fino al 30 aprile super green pass al chiuso, stop per stranieri

Il Super Green Pass resterà obbligatorio, fino al 30 aprile, solo al chiuso per mangiare nei ristoranti, per entrare nei centri benessere, nelle sale gioco, in discoteca, in cinema, teatri e concerti, congressi, nonché feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (battesimi, comunioni, matrimoni). Il Cdm, a quanto si apprende da fonti ministeriali, ha stabilito però lo stop al green pass rafforzato per gli stranieri nei ristoranti dal 1 aprile (basterà il green pass base). La decisione è arrivata dopo che la Lega aveva richiesto di anticipare al 15 aprile l’addio al green pass, a ridosso di Pasqua (il 17 aprile).

A maggio finisce l’obbligo del Green pass. L’obbligo di presentare il certificato verde in alcuni ambiti (base o super nei diversi luoghi) resta fino al 30 aprile. Dal 1° maggio non sarà più necessario esibirlo

Bozza, smart working semplificato fino a 30 giugno

La possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è prorogata al 30 giugno 2022. È quanto prevede la bozza del nuovo decreto Covid, giunta sul tavolo del Consiglio dei ministri. Alla data del 30 giugno viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.

Obbligo vaccino esteso fino a fine anno solo per sanità

L’obbligo vaccinale previsto per le categorie in vigore oggi (over 50, insegnanti, medici, forze dell’ordine), è confermato fino al 15 giugno, con sanzione pecuniaria di 100 euro per chi non ottempera. Solo per il personale sanitario e delle Rsa l’obbligo vaccinale è esteso fino a fine anno, con sospensione dal lavoro e dallo stipendio per chi non ottempera.

La cabina di regia

La cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza ha visto anche la partecipazione dei vertici del Cts. A Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, e a Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità e portavoce del Cts è andato il plauso del premier, che li ha ringraziati, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza, per lo «straordinario lavoro» di questi anni alle prese con la pandemia, per aver permesso al governo di prendere decisioni «col conforto della scienza».

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