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‘Sequestrato’ da un mese… in quarantena

Gela – “Questa non è una quarantena, è un sequestro a casa’. A parlare è Vincenzo Salomone, uno degli operai che hanno finito la quarantena ma aspetta l’esito del tampone, e non arriva.” Quello dei miei colleghi è arrivato. E se fossi positivo? – dice – Loro sono già in giro. Come si può conciliare tutto questo? Abbandonato da tutti ma non dalle nostre famiglie, per fortuna. Nessuno più  ci da informazioni,  la quarantena domiciliare  volontaria è  terminata, ma nessuno mi da risposte. Per di più io sono cardiopatico. Basta io comincio lo sciopero della fame. Non posso stare più in queste condizioni”.

La situazione dell’operaio è stata presa in carico dall’assessore alla sanità Nadia Gnoffo che rappresenterà il caso alla direzione generale dell’Asp

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