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“Ogni giorno è un buon giorno”: il ricordo di Debora che non c’è. Ma resta nei cuori

“Nessuno muore  sulla terra finché vive nel cuore di chi resta!”. “Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi”: così ha scritto nel suo carme “Dei Sepolcri” Foscolo. Un dono esclusivo del genere umano: portare dentro di sé i ricordi per far continuare a vivere con chi non c’è più.  Non è morto Dante; né Michelangelo; non muore Falcone né Peppino Impastato. Muore chi non lascia eredità di affetti. E non muore neanche Debora perché ci sono schiere di amici e parenti che pensano a lei ogni giorno; mantengono vivo il suo profilo Facebook come se ogni giorno ci fosse lei a condividere pensieri, emozioni, vibrazioni dell’anima ancora palpitanti. Come se fosse qui a varcare i boschi che tanto amava, a percorrere radure, a respirare aria pulita. L’aria pura Debora la respira davvero, ma in un mondo al di là del mondo, quello della verità e della libertà. Trecentosessantacinque lunghi, lunghissimi giorni sono trascorsi da quel 23 settembre dell’anno scorso, il giorno di San Pio che l’ha voluta con sé, come il fiore fra i fiori più puri da far librare nell’eterno, con quella libertà incontaminata che l’aveva resa così singolare.

Quel giorno insopportabile per chi le ha voluto bene, i genitori, Silvia e Carmelo Di Corrado, l’hanno trovata a casa priva di sensi; il corpo esanime, inutili i tentativi di rianimazione. Dopo l’autopsia i medici legali hanno stabilito che la sua vita era stata stroncata da un arresto cardiaco. Fino a quel momento la sua salute era stata inattaccabile.  Debora era figlia di una coppia di gelesi che da 36 anni si è stabilita a Cuneo per motivi di lavoro: la mamma è sorella di Emanuele Ferrara ed Aurora Sciandra. Era rientrata da tre giorni da un viaggio in Perù dove era andata a trovare una sua grande amica. Laureata all’Accademia di Belle arti di Torino, aveva intrapreso di recente un nuovo corso di studi universitari per ampliare i suoi orizzonti. sognava di lavorare nella scuola e nell’attesa svolgeva incarichi a tempo determinato. Impegnata nel sociale e nello sport come l’arbitro di pallavolo per il Csi: parte del progetto “Giocs” che coinvolge centinaia di ragazzi nel Cuneese.

OGNI GIORNO E’ UN BUON GIORNO” era un tuo motto  – scrive la zia Aurora che non la dimentica, come del resto i genitori e tutti i familiari – perché non è stato cosi per te, quel giorno maledetto di un anno fa?

Appena tornata da un viaggio tanto voluto, con un bagaglio di emozioni da raccontare, col tuo solito entusiasmo, quel giorno non è stato benevolo con te, non ti ha lasciato scampo…

Un grido di dolore dopo la telefonata…il viaggio interminabile per venire da te, che non ci aspettavi come sempre col tuo sorriso e i tuoi abbracci, ma eri lì, bellissima con quel vestito bianco a fiori ,  tra i riccioli  un fiore, e adagiati accanto a te i tuoi amati pennelli e colori.

Poi l’ultimo saluto….la Piazza gremita di gente, la Chiesa stracolma …tanti bambini…i tuoi alunni..i canti….

Il 19 luglio avresti compiuto 30 anni, eri un vulcano di vitalità, con tantissimi progetti da realizzare. Ma quella data non è passata senza festeggiarti, perché la tua festa non poteva mancare… In un luogo a te tanto caro, tutti coloro che ti amano tanto, hanno voluto festeggiarti con un gesto unico, un ricordo che resterà per sempre, una croce dedicata a te sulla cima più alta della Valle Stura a 2250 mt., dove facevi, sin da piccola, il campo estivo “Estate Ragazzi”, assieme ai ragazzi della parrocchia, e  da grande come animatrice e responsabile.

 Sulla punta della croce,  una luce che di notte si vede dal basso , come una stella brillantissima. 

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Fa ancora tanto male  questa ferita, che non potrà mai rimarginarsi,  questo vuoto incolmabile… un anno è passato….. 12 mesi in cui abbiamo continuato a chiederci PERCHE’?

La vita non ci restituirà i tuoi sorrisi, il tuo affetto, il tuo entusiasmo, la tua generosità, il tuo altruismo… tutte queste cose noi le teniamo dentro il tuo ricordo che porteremo sempre con noi,  in quel posto speciale chiamato CUORE.

A te Debora, con tutto l’amore !”.

La famiglia preghera’ per lei durante una messa in suffragio che verrà celebrata oggi alle 19 nella chiesa Sant’Antonio di Gela

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