Il rachet della ‘toccatina’, si sposta in centro
Gela – Dai dissuasori di Piazza San Giacomo, alla Villa comunale, ai muretti che si affacciano al giardino, il ‘giro della toccatina’ si sposta in centro storico. E dove ci sono panchine sulle quali gli anziani si riposano per godere del tiepido sole d’inverno o della frescura d’estate, arrivano le signore che elargiscono carezze che promettono sogni che ricordano la passata giovinezza.
Sono le donne straniere, mature e corpulente, in maggior parte dell’Est che provano ad arrotondare i compensi di badante con qualche soldo spillato di qua e di là. Siedono in posa tranquilla nel pomeriggio, quando gli uffici chiudono i battenti e nell’ora di riposo. Poi quando arriva l’anziano: ‘ciaooooo’.
Lui: ‘ciao’. “Como te ghiami?” “Pippino. Che sei bella..” Uno sguardo ammiccante, la manina serpentina, e volano 5 o 10 euro. Poi passa qualche figlio e vede la scena. “Papà, chi ffai cu chissa?” ‘Nenti cca ffari…” Fammi viriri u portafogghiu?” Vuoto dei pochi spiccioli. E partono le denunce. Passa qualche settimana di pausa e poi si ricomincia.