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I reperti o siti archeologici sono davvero tutelati?

Molte volte mi sono trovato a conversare con personaggi che davvero conosco il territorio gelese, soprattutto quello che nasconde. Come si fa , vi chiederete, a sapere cosa c’è sotto se ancora non è stato scoperto? Si, perché è stato scoperto ed abbandonato. E così chiaccherando, spesso, di archeologia con chi di archeologia ne mastica parecchio e tra l’altro vive nella città per antonomasia della civiltà ellenica, con documenti, fotografie e luoghi mi racconta con dovizia di particolari, tutti da me accuratamente controllati, la storia di Gela e del suo sottosuolo. Con l’apporto dell’innamorato di Grecia in cui vive, ma gelese e fervido estimatore e conoscitore del territorio, Giuseppe Brugioni, voglio scrivere oggi dell’area archeologica di Bitalemi, che sorge su una collinetta in prossimita` della foce del fiume Gela , fiume un tempo onorato e divinizzato ed a pochi metri dall`ingresso del petrolchimico .

Sito di Bitalemi

In passato si sono spesi parecchi soldi per la recinzione in vista di una possibile fruizione. Ad oggi gli scavi sono ancora interrati, la recinzione, compreso il  cancello e` stata asportata del tutto, il sito presenta diverse discariche abusive e tracce di scavi clandestini .
I vertici ENI od altri eventuali sponsor, avrebbero fatto meglio a finanziare il recupero di siti come questo per rilanciare e promuovere l`immagine della citta` e non pagine sul web o interventi di “Street art diffusa”.
In una città con un museo chiuso da mesi e pare in ristrutturazione, zone archeologiche spesso chiuse, come quello di Bitalemi, scavi interrati e in stato di abbandono, gli scavi nell’area di Palazzo ducale, Ex scalo ferroviario, Via Meli e tante altre, crede che sarebbe più opportuno  finanziare un’operazione di rilancio delle di quelle aree. Curare i contenuti culturali, on line, senza curare l'accesso ai contenuti  pare davvero anacronistico. Che turismo vogliamo quello del web? Ok, va bene; ma,sa, dal web andiamo sul pratico e cioè turismo vero, quello che si pratica davvero: cosa dovrebbero vedere i turisti?

È una domanda pertinente. Il dibattito è aperto. 

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