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U.S. Terranova. Torna il mix di colori, culture e modi di intendere il calcio

Torna l’U.S. Terranova. Nell’immaginario collettivo già il nome evoca emozioni, come nelle stagioni 1972-1979 . Nel 1971 torna a presiedere la società giallorossa l’ex presidente Vincenzo Maganuco e nel giro di 2 annate il Terranova torna in Serie D, vincendo lo spareggio contro l’Alcamo 3-0 a Barcellona Pozzo di Gotto, con la rete di Santuccio al 38′ e i gol di Sammartino al 65′ e Contadino al 81′ della ripresa. La squadra piantò le radici in Serie D e si mantenne tra le prime 10 in classifica per 7 stagioni consecutive (Dal 1972 al 1979). Approda, poi, per la prima volta nella sua storia, nel calcio professionistico, raggiungendo la Serie C2 sotto la presidenza di Angelo Russello, che ne aveva preso le redini l’anno stesso, purtroppo la gioia durò solamente un anno, la squadra retrocedette classificandosi ultima in classifica con solo 22 punti. Nonostante l’insuccesso sportivo, quella squadra è rimasta comunque nel cuore di molti appassionati che a tutt’oggi popolano i forum dedicati alla storia del calcio gelese, prova ne è la rimpatriata allo stadio “Vincenzo Presti”, organizzata da Lorenzo Raniolo, per ritrovarsi dopo tanti anni. I protagonisti dell’intramontabile U.S. Terranova, con i suoi colori giallorossi, sono stati al centro di una “reunion” svoltasi in città nel mese di luglio.

Prima una cena, in un noto locale cittadino,  poi la mattina successiva, il ritorno allo stadio comunale dopo tanti anni: un’emozione che ha accomunato tutti i presenti. tra loro ex atleti e dirigenti, ma anche cronisti e tifosi. ecco i nomi dei partecipanti della rimpatriata della squadra giallorossa:

Cacioppo, Abate (ex cronista), Imere, Capici (grande tifoso) insieme al nipote Zito, Spadetto (tornato in città da roma), Lorusso, Restivo, Nastasi, Catania, Marretta, Cerro (giornalista), Docente, Averna, Nicoletti, Ammirata, Iapicone, Sorace, Ferrigno, Latella, Peritore, Trubia, Pardo (mascotte storica), Sauna, Gemellaro. 

Per chi la domenica seguiva Spadetto, Rotondi, Vegna è stato un  tornare in mente forti emozioni, personaggi che appartengono alla storia del calcio gelese, centinaia e centinaia di protagonisti: giocatori, tecnici, dirigenti che hanno costruito questo secolo di calcio. tante domeniche passate allo stadio, al vecchio Giardinelli (poi denominato “Vincenzo Presti” grazie al presidentissimo Cav. Vincenzo Maganuco ) prima attraverso l’U.s. Gela, poi il Terranova dal 1958 fino alla fine degli anni 80, la città è stata sempre rappresentata calcisticamente da una realtà sportiva che, con la sua grande storia, ha dato tanto negli anni ai gelesi. Nello sport però tutto si evolve, e non è affatto detto che anche le generazioni future debbano vedere preclusa al Gela la scalata ai maggiori campionati, consoni al blasone calcistico della città. Il Terranova è stata la prima squadra a fare innamorare gli appassionati di calcio ed è stato emozionante rivedere molti protagonisti di quella squadra.

Ora con uno spirito diverso, con un calcio diverso e con una consapevolezza diversa, 3 gelesi ed un non gelese, amante di questa terra, hanno deciso di far volare di nuovo l’aquila del U.S. Terranova. Programmi? 10 anni per fare grande questa squadra, con già pronta l’affiliazione ad una importante squadra di serie A, che ha promesso uno stadio di proprietà, se nei successivi 10 anni si possa approdare alla serie D. Un progetto a lungo termine quindi, che impegna i sodali ad un lavoro duro, durissimo ma supportato dall’amore per il calcio e l’amore per la città. Tutto lo staff è ben cosciente del lavoro immane da fare, ma è anche convinto che la volontà dei ragazzi, che prenderanno parte al campionato (3^ o 2^ categoria), sapranno farsi valere e ma soprattutto sapranno riportare i colori giallorossi, nel calcio che conta.

 

 

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