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Un paladino del moralismo politicamente corretto e quel vaccino da presunto Caregiver

MESTO SCANZI, LE SPIEGHIAMO COS’E’ UN CAREGIVER

Di Dalila di Dio

Il più banale degli scandaletti all’italiana questa settimana ha messo in ombra persino una Boldrini che nega gli scatti di anzianità alla colf ed un Enrico Letta che defenestra il povero Marcucci per sostituirlo con Simona #BravaPerchèFemmina Malpezzi.

Nonostante anche questa settimana i paladini del moralismo politicamente corretto abbiano dato ottima prova di sé, la scena gli è stata rubata dallo ScanziGate.

Andrea #Mestizia Scanzi – massimo esperto di “cultura e spettacoli, sport, politica, costume, sociale, enogastronomia e (ove possibile) sadomaso” e “tra le altre cose, sommelier degustatore ufficiale (AIS) e assaggiatore di formaggi (ONAF)” (www.andreascanzi.it) – lo scorso 19 marzo, in spregio ad elenchi, piani e protocolli è stato vaccinato ad Arezzo come “panchinaro”, inserito in una lista – verbale (sic!) – di persone disponibili a farsi inoculare le dosi rimaste inutilizzate quel giorno.

Preso dalla suo solito delirio narcisistico il Mesto Scanzi, non ha atteso un attimo a comunicare la cosa ai suoi adoranti seguaci, ai quali ha spiegato quanto fosse stato smart, lui, a farsi inserire in quella lista – inesistente, ma sono dettagli – a differenza degli sfigati che non ci hanno pensato perché non sono mica intelligenti come Il Mesto Scanzi e, probabilmente, non sono neppure assaggiatori di formaggi come lui.

La cosa ha scatenato non poche polemiche che hanno costretto il Sua Mestizia ad interrompere la cura detox a cui si stava sottoponendo presso un hotel di lusso a Merano, per regalarci un profluvio di isteriche dirette Facebook da antologia, durante le quali – preso atto dell’invidia che il mondo nutre nei suoi confronti, perché caruccio, ricco e di successo – si è profuso in una delirante dissertazione sul perché l’Italia tutta dovrebbe ringraziarlo per essersi vaccinato: in spregio ai “chi te lo fa fare?” di madre, padre e compagna, il nostro eroe della mestizia ha sfidato le sue paure e, per darci il buon esempio, si è fatto inoculare la dose Astrazeneca avanzata (?) #PerIlBeneDelPaese.

Nessuno dovrebbe osare criticarlo. Tutti dovremmo ringraziarlo per il servizio prestato alla Nazione.

Ma come ha fatto Andrea Scanzi ad avere quel vaccino?

Pare che l’Eroe aretino fosse stato segnalato al direttore della ASL dal proprio medico di famiglia in quanto caregiver degli anziani genitori: Scanzi, nella sua sempiterna mestizia, ha  fumosamente smentito questa circostanza, sostenendo di essere stato preso in considerazione solo in quanto volontario (e uomo di straordinaria bellezza ed intelligenza n.d.r.).

Poi però, stranamente, ha sciorinato le cartelle cliniche di padre e madre per dimostrare che entrambi sarebbero soggetti fragili e bisognosi di cure.

Frattanto, il quotidiano L’Argomento chiedeva lumi all’ASL competente che, nella persona del dr. Evaristo Giglio, Direttore Zona Distretto Arezzo, Casentino, Valtiberina precisava «La panchina vaccinale è riservata alle persone che già adesso possono vaccinarsi con Astra Zeneca. E cioè: personale docente e non docente; forze dell’ordine e forze armate; persone nate tra il 1941 (che non abbiano ancora compiuto 80 anni) e il 1950; conviventi e caregivers delle persone estremamente vulnerabili individuate dal Piano Nazionale Vaccini del 10 Marzo 2021…Inoltre, possono anche vaccinarsi i familiari conviventi ed i caregivers che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto alle persone con gravi condizioni di disabilità di cui sempre all’art. 3 comma 3 della Legge 104/92 (che appunto il Piano Vaccinale definisce come “estremamente vulnerabili”).

Possono quindi accedere alla panchina vaccinale sia i conviventi delle persone affette dalle patologie sopra indicate sia i conviventi ed i caregivers delle persone con grave disabilità”. (https://www.largomento.com/scanzi-che-passo-io-parla-il-dirigente-usl-di-arezzo/)

Nell’elenco offerto dall’ASL non rinveniamo assaggiatori di formaggi esperti di sadomaso – potrebbe essere una nostra svista, lo ammettiamo – ma si parla ripetutamente di conviventi e caregivers delle persone estremamente vulnerabili: certo, l’ASL, dopo un’indagine di ASL sulla condotta di ASL, ha incredibilmente concluso che ASL non abbia commesso alcuna irregolarità ma a noi qualche dubbietto rimane.

Tuttavia, che Scanzi abbia fatto il furbetto per vaccinarsi è cosa di scarso interesse: il personaggio ha offerto e continua ad offrire così tante prove della sua pochezza, annegata in un brodaglia di ego ipertrofico e autoattribuita superiorità intellettuale, che, in fondo, l’aver barato per vaccinarsi aggiungerebbe davvero poco al suo pessimo curriculum.

Nell’attesa che la magistratura, che ha aperto un fascicolo, dipani la matassa di questa avvincente vicenda, vorremmo, però, ricordare al Mesto Scanzi, il giornalista più potente del web, quello che dall’alto della sua statura morale ogni giorno giudica i vivi ed i morti ed impartisce lezioni ad una pletora di adoranti seguaci chi è un caregiver.

Cargiver è qualcuno che ogni giorno si alza, mette da parte la propria vita, le proprie velleità e le proprie aspirazioni e si mette al servizio di un’altra persona che altrimenti, da sola, non riuscirebbe a vivere una vita accettabile.

Caregiver è quella mamma che accudisce un figlio disabile e che non trova il tempo di fare una doccia in santa pace a meno che qualcuno, per un’ora, le conceda un po’ di respiro.

Caregiver sono quei figli che da anni non sanno cosa sia una vacanza, perché non possono allontanarsi dai genitori malati e non autosufficienti.

Caregiver sono quei fratelli che sanno che per tutta la vita dovranno pensare per due, provvedere per due, programmare la vita per due perché, quando i genitori non ci saranno più, quel fratello autistico o quella sorella con la sindrome di Down sarà una loro responsabilità.

Caregiver sono tutti quei genitori abbandonati dallo Stato che da un anno ha chiuso i centri diurni per disabili infischiandosene di cosa potesse succedere a quei ragazzi già puniti dalla vita, chiusi in casa e con l’esistenza stravolta da qualcosa di incomprensibile per loro come il lockdown.

Un caregiver la clinica detox dei vip non la vede manco col binocolo, Mesto Scanzi, ma è folle da parte nostra pensare che uno che parcheggia il Suv nel posto riservato ai disabili capisca tutto questo.

Tanto le dovevamo. Ora si goda il suo vaccino. Fonte www.informazionecattolica.it

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