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Le critiche costringono il sindaco al passo indietro, ma non basta

Butera – “Dopo le critiche degli esercenti e dell’opposizione il sindaco cede all’incontro con questi ed emette nuova ordinanza, ove ammorbidisce un po’ il divieto. Il divieto adesso è compreso nell’intervallo orario tra le ore 20 e le ore 8 del mattino successivo, e riguarda la vendita di alcolici per somministrazione o per asporto. Sarà tuttavia possibile la consegna al domicilio da parte dell’esercente.

Quindi possibile l’uso smodato di sostanze alcoliche a casa o nei luoghi pubblici dalle 8 alle 20.
Quando la Sicilia sarà regione gialla e potremo sederci fuori al tavolo di una pizzeria o di un ristorante, potranno i gestori portare sulle nostre tavole una buona bottiglia di vino o di birra senza alcuna intenzione di ubriacarci (perché non siamo un popolo di cittadini uso all’abuso ) o saremo multati?
L’ordinanza riguarderà da oggi tutto il periodo estivo fino al 30 settembre (periodo di massima attività dei nostri ristoratori) , o nel prossimo passo indietro che farà il sindaco Balbo, accorcerà la durata nel tempo?
Pur ribadendo ancora una volta la nostra totale contrarietà ad ogni forma di abuso di sostanze stupefacenti o alcool, occorre segnalare che ancora una volta il sindaco non coglie il problema. Se è a conoscenza di reati quali la vendita diretta o indiretta di alcolici a minori o di disturbo alla quiete pubblica derivante dall’uso di alcol, ha il dovere di denunciare e di favorire dei programmi di prevenzione che coinvolgano le scuole , la politica, le associazioni , le parrocchie e le forze dell’ordine come la legge 125 citata nell’ordinanza stabilisce.
Si nota tuttavia una totale assenza della politica di maggioranza che non ha sostenuto il sindaco ne ha espresso un parere contrario sull’argomento.
Ciò anche per esprimere un altro concetto e un’altra domanda.
Siamo certi che una decisione del genere non andava discussa con gli altri organi di governo cittadino?
Il richiamato art 50 del TUEL (testo Unico Enti Locali) al comma 5 stabilisce che il sindaco può adottare delle ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, e tuttavia l’emergenza covid cui si richiama per evitare il consumo di alcool, è emergenza nazionale, lasciando pensare che l’assembramento sia finalizzato all’abuso di alcool.
Chiaramente ciò devasta l’immagine di Butera, e il quadro dipinto preoccupa ogni cittadino o genitore. La giurisprudenza esprime che il potere di ordinanza contingibile e urgente presuppone necessariamente situazioni non tipizzate dalla legge di pericolo effettivo, cosa che in materia di alcool è invece ben tipizzata dalla legge.
Come dire basterebbero controlli sul territorio magari prevedendo il servizio della polizia municipale anche nelle ore post meridiane, evitando all’amante delle ordinanze, di predisporre misure e limitazioni sicuramente evitabili e risolvibili con altri metodi liberamente democratici.
La giurisprudenza si esprime affermando che un atto è idoneo e necessario valutandone anche la tolleranza da parte del privato.
Il comma 7 dell’ articolo 50’stabilisce anche che ” il sindaco, altresì, coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi …”. E allora quanto meno pare lecito pensare che forse sarebbe stato il caso di coinvolgere l’altro organo di governo: IL CONSIGLIO COMUNALE.
Lo stesso impegno messo in campo per predisporre le ordinanze ci saremmo aspettati che il sindaco l’avesse dedicato alla programmazione della ripartenza delle nostre imprese, operanti in una città che a differenza di quanto afferma il primo cittadino rispetta le regole, rispetto misurabile con i bassi numeri dei contagi.
Siamo una piccola cittadina di persone rispettose ed educate, si preoccupi di riempire i giornali e di girare spot televisivi per promuovere la diligenza della cittadinanza al rispetto delle regole e delle restrizioni.
Pertanto appare necessaria e urgente la revoca dell’ordinanza e l’istituzione di programma di prevenzione e controllo”.

Alessio Bunetta segretario cittadino Pd

Consigliere Comunale  Pd Giovanni Zuccala’

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