Anche io faccio parte della famiglia Arcobaleno: vi assicuro che anche noi siamo figli dello stesso padre, Dio”. 

Gela – Riceviamo e pubblichiamo una lettera in redazione di un esponente della famiglia Arcobaleno che si esprime sulle manifestazioni di sabato sera

“Anche io, come tanti, faccio parte della famiglia Arcobaleno e ne sono fiero; ma prima ad arrivare a stare sereno come  sono adesso ho dovuto lottare prima con me stesso e poi a farmi accettare anche se poi è rimasto al mio fianco chi mi amava veramente. Sabato, per puro caso, mi sono trovato ad assistere ad una manifestazione muta da chi professa di essere il giusto davanti agli occhi di Dio, o chi predica pace e amore: la loro azione è il contrario di tutto ciò perché manifestavano contro una legge per difendere le persone deboli che magari davanti al sentirsi dire fro..o la sua unica azione è solo un non accertarsi e lasciale un dolore alla famiglia scegliendo il suicidio. Qua non stiamo parlando di chissà cosa ma di punire con la giusta causa chi offende o chi discrimina una persona per la sua sessualità,per tutto il resto gay etero è libero di credere al principio o meno o credere a qualcosa o non, è soprattutto a chi crede la parola di oggi dal Vangelo di Matteo Gesù racconta una parabola fantastica, lasciate che la zizzania è il seme camminano insieme perché sarà Dio a giudicare e non i servi, vi assicuro che anche noi siamo figlio dello stesso padre, Dio”. 

Il nostro lettore ha scelto un nome di fantasia: Andrea