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”Io sono il pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”

Rubrica ad ispirazione cattolica a cura di

Totò Sauna

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».
Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Gv 6,41-51

 

In questo vangelo ci sono degli aspetti dove mi ci ritrovo. Quando diciamo Si a Cristo ci trasformiamo. Ci trasfiguriamo. Tutti se ne accorgono. Diventiamo una persona nuova. Alcuni hanno la fortuna di dire un si forte a Cristo, tanto da cambiare, da diventare persona nuove,  cosi in un attimo. Chi invece, come me e qualche altro, abbiamo bisogno di tempo, di cadute, e di ricadute di preghiere, ha bisogno di lunghi periodi di riflessioni. A volte non basta una vita. Piano piano iniziamo un cammino.  Cosa fanno gli amici, i colleghi, i parenti  che ci stanno attorno ? Ci applaudono? Ci portano come esempio? Nulla di tutto questo. Ci criticano. Perché ? Perché ci vedono felici, tranquilli, sereni. Ma non è facile essere cristiani. Perché diventare cristiani, veri cristiani, diventare felici, essere realizzati, essere soddisfatti,  comporta fatica ,molta fatica. Non è facile a volte rinunciare a se stessi, alla propria volontà, alle proprie passioni, ai propri programmi. Ci fa stare male. Molto. Ma se iniziamo un cammino verso la felicita’,verso l’amore, piano piano queste rinunce ci diventano più facili. Acquistano un senso. Credetemi  è cosi. Facciamoci  aiutare dalla preghiera. Che deve essere incessante. Un cammino faticoso. Costa molto. Ma se riusciamo a farlo, conquistiamo la felicità, la vera felicità. Il Mondo, invece, ci critica. Come viene descritto nelle prime battute di questo vangelo. Ci prende in giro. Ma tu non sei Totò Sauna? Ma tu non sei il vigile urbano? E cosi via. Perché lo fa? Semplice. Non ha voglia di lottare. Non vuole fare fatica. Non vuole rinunciare al proprio puerile egoismo. E quindi cosa fa? Critica, sparla, mette in giro delle bugie. Io la chiamo la mediocrità. Ci piace essere mediocri. Piccoli. Quando conduciamo una vita nella mediocrità, nella piccolezza, nessuno ci disturba, nessuno ci provoca e noi conduciamo la nostra vita sterile, senza sussulti, senza slanci. Stiamo nel nostro posticino ad osservare a criticare. Sappiamo tutto di tutti.  Stiamo male. Una vita sprecata.  Vorremmo rialzarci, ma non ne troviamo la forza, perché ci affidiamo solo alle nostre capacità, ai nostri muscoli, ai nostri progetti, alle nostre idee,  senza rivolgerci a Gesù. Io ne ho fatto esperienza. Ma credo pure voi. Perché questa è la vita. Fino a quando qualcuno non ti chiama al Signore. Non ti parla del Signore. Non ti descrive come la propria vita è cambiata. Ma  appena, inizi un cammino verso Cristo iniziano ad assediarti e criticarti da tutte le parti. Non vi dico cosa succede quando  ciascuno di noi commette un piccolo peccato. Apriti cielo. Vi può andare bene se ce ne usciamo con un “ magari in Chiesa vai?” E io a ripetere che io sono un peccatore, un grande peccatore. Siamo in cammino. Cadiamo, ci rialziamo, ma sappiamo che quella è la via. Cristo è la via,la  verità e la vita. Possiamo cadere molte volte, ma quella è la strada. Gesù ribadisce questo concetto. Parlando di Pane.”Io sono il pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Tutto sta qua. Abbiamo Fede? Crediamo a queste parole? Siamo pronti a mangiare di questo pane? Ha paura Cristo che crediamo solo perché è capace di riempirci le pancie. Cristo ci vuole riempire il cuore.  Il resto sono chiacchiere e distintivi. Come diceva in una battuta di un film, Robert de Niro. Il resto è solo noia, aggiungo io. Coraggio. Rialziamoci, seguiamo Cristo. Non ce ne pentiremo. 

Buona Domenica

Totò Sauna

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