Rubriche

“……Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Rubrica di ispirazione cattolica a cura di Totò Sauna

Matteo 28,16-20

“In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Ci sono delle pagine del vangelo che vorrei non fossero state scritte. Quelle pagine che vanno  dritto al cuore. Quelle pagine che mi e ci scuotono. Leggendole,non possiamo fare finta di nulla. Vorremmo girare l’angolo e andare oltre. Non possiamo. Questa pagina del Vangelo è una di quelle. Una che ti pone una domanda seria. Credi in Cristo Gesù? Sei un cristiano? Se la tua e la mia risposta è positiva non abbiamo scelta, dobbiamo iniziare ad evangelizzare. Perché ora tocca a noi. Tocca a me e a te. Non possiamo girarci e dire no forse parlava con un altro. No, proprio io e te. Cristo ha finito la sua esperienza terrena. Ritorna al Padre. Affida a noi, deboli peccatori, pieni di dubbi e perplessità, l’incarico di proseguire l’annuncio, di costruire il Regno, il terreno, in attesa della sua Venuta. Dubbiosi. Il Dubbio è parte essenziale della vita del credente, e il dubbioso che si pone le domande e va avanti, piegato, stanco ma va a vanti sempre. Ecco il cristiano. Gesù ha fede in questo uomo. Anzi, lo incarica di portare avanti la sua missione. Non so voi, ma a me tremano le gambe. Non si tratta di andare porta a porta, come i testimoni di Geova, si tratta di essere testimone di Cristo Gesù  dove sei. Al lavoro. Ecco, lì il Signore ci chiama e lì iniziamo ad evangelizzare ad amare,  a fare quella pratica che il collega non  vuole fare, eccomi sono pronto, la faccio.  Facendo piccoli gesti con amore. Con amore. A casa, nei rapporti personali, vedi la moglie stanca, anche lei lavora, ci sono i piatti sporchi da lavare, la biancheria da stendere, eccomi pronto ci sono io. Piccole cose fatte con amore . Gesù non si aspetta i grandi gesti, i grandi miracoli. Sa che non ne siamo capaci. Si aspetta piccoli gesti fatti con amore. E cosi quando incontriamo un amico, amiamolo  per primi. Il cristiano ama per primo. Ma queste cose, questi atteggiamenti non nascono dal caso. Nascono dal silenzio, dalla contemplazione, dalla ascolto della Parola, dalla preghiera. Come facciamo a portare Gesù, se Lui non è nei nostri cuori? Gesù ci vuole protagonisti, ci ha chiamato amici non servi. Dio ci interroga, ci scuote, ci invita ad andare oltre, a crescere, a credere. Gesù ascende al cielo per essere il per-sempre-presente. Non vincolato da un corpo, non segnato dallo spazio e dal tempo. Ma presente. Nessuno può togliercelo. Nessuna crocifissione. Nessun processo. Cristo è sempre presente. Nella nostra vita, nei nostri giorni. Con noi, in mezzo alla gente. Cammina sulle nostre gambe. Parla con  la nostra lingua. Se Lui dimora in noi e con noi e allora lo portiamo noi. In noi nel nostro cuore. Se Lui non è nel nostro cuore non parla Lui, ma parliamo noi, con i nostri limiti, con la nostra superbia ,arroganza, con il nostro peccato. Perché il Mondo va male? Perché non abbiamo Dio nel cuore E quando facciamo le cose, le facciamo per noi, per i nostri interessi personali, i nostri scopi egoisti. Siamo lontani da Dio. E, poi, ci lamentiamo. Invochiamo il Signore. “ Signore dove sei?Dove vorrebbe essere, nel nostro cuore , ma lo abbiamo sfrattato sostituendolo da molti idoli. Idoli vuoti, finiti, che durano un attimo che pensiamo che sia felicità. Invece, è un esaltazione del nostro “io” che si spegne facilmente, per infiammarsi, dopo un attimo, per un altro idolo. Cosi è la nostra vita. Una corsa continua ad avere idoli. E leghiamo una finta felicità a possederli. Ma una volta avuti, ricominciamo la corsa. Sempre. Infelici eterni. Depressi. Solo avendo Dio e orientando la nostra vita verso di Lui, possiamo avere la felicità. Quella vera. La gioia che non smette mai. Anche  qui a Gela  siamo chiamati a realizzare il Regno,  a rendere presente la speranza. Qui, in questa Chiesa fragile, in un mondo fragile. Che Dio ama. Allora non stupisce il dubbio dei discepoli, che è il nostro. Il risorto ci rassicura: non siamo soli, egli è con noi. Coraggio. Andiamo avanti. Lo so, ci saranno momenti in cui ci sentiremo stanchi, vorremmo abbandonare tutto. Gli altri, sembra che non ci ascoltino. Coraggio andiamo avanti. Sembra tutto inutile. Tutto futile. Tutto perso. Coraggio andiamo avanti.  Dio  ci guarda ci osserva e in questi momenti ci sostiene di più. Coraggio andiamo avanti. Perché solo nel Signore c’è la Salvezza, la vera vita, la vera felicità. Annunciamolo agli altri.

Totò Sauna

Buona Domenica

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