Rubriche

“Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna”

Rubrica di ispirazione cattolica a cura di Totò Sauna

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà.
Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire. Gv 12,20-33.

Vogliamo diventare cristiani? Dobbiamo morire. Questa è la strada che ci viene tracciata. Dobbiamo annullarci.  Questo brano, amici lettori di lettera G, mi ha sempre scosso. Fatto riflettere.Ma che vuol dire morire? Annullarci? E se muoio o mi annullo chi porta avanti il mondo, la società? Erano dubbi che mi ponevo in giovane età, quando da poco avevo conosciuto ed abbracciato Cristo. Poi, piano piano ho iniziato a conoscere meglio la nostra Fede. Ci sono enormi passi ancora  da fare. Chiariamo subito una cosa: per diventare  cristiani qual è la cosa più importante? Seguire Cristo. Attraverso i suoi insegnamenti e la strada da lui dettata arriveremo alla conquista della Vita Eterna. Alla felicità terrena. Garantito. Sperimentato.  Tutto sta qua. Se, fratello e sorella mia che leggi, afferriamo questo concetto, tutto diventa facile. Tutto ha una sua logica, un suo fine. Dobbiamo morire alle nostre passioni, ai nostri desideri,  ai nostri impeti furiosi. Il nostro IO è l’ostacolo principale per la realizzazione del disegno di Cristo su ciascuno di noi. Vorresti prendere a parolacce un signore che ti ha fatto uno sgarbo? Fermati è un nostro fratello in Dio. Sei in cerca da dieci minuti per un parcheggio per la tua auto. Finalmente, ne vedi uno. Ma  c’è una persona che cerca anche lui un posto macchina, siete arrivati assieme. E si inizia a gridare, al litigare. Muori in Cristo. Che non significa essere deboli. Perdere sempre. Queste sono logiche umane. Noi siamo proiettati in alto . Siamo figli di Re. Non possiamo perdere la rotta della nostra vita per un posto macchina. Faccio degli esempi facili. Ma portiamoli alle cose importanti che ci possono capitare in famiglia o al lavoro. E’ sempre uguale Vogliamo conquistare la vita eterna? Vogliamo essere felici su questa terra? Dobbiamo morire. Dobbiamo essere capaci di prendere il nostro stupido orgoglio e buttarlo dalla finestra. Coraggio. Non è facile. Non l’ho dite a me. Ma sappiamo che questa è la Via non c’è ne sono altre. Non facciamoci ingannare dei menestrelli delle televisioni che ci promettono miscele miracolose per conquistare la felicità Tralascio . La via della Felicità è La Via della Croce. Cristo che muore  in croce ecco il nostro modello. Il figlio di Dio è morto in Croce. Lui poteva fare tutto. Distruggere tutto. Ma come un agnello mansueto si è fatto mettere in croce. Per me e per te. Se non ci fosse la croce e la Resurrezione vana sarebbe la nostra Fede. E Gesù un profeta come ce ne sono stati tanti. Quasi un mago Silvan. Concetti che meriterebbero ben altro spazio che un articolo su una rubrica. Ma ringraziamo l’editore di lettera G che ce ne da la possibilità. Pensate un attimo,  se il figlio di Dio ha fatto questo noi come possiamo, per un attimo, mettere da parte il nostro io? Cosa fare? Per farlo? Ecco, il problema drammatico. Perché,cari miei lettori che seguite la mia rubrica e vedo che siete sempre più numerosi e di questo ne sono contento, dicevo, vedete la nostra Fede è una specie di altalena continua. Ci sono dei momenti che abbraccerei tutti. Ho ascoltato un’omelia o una catechesi o una Lectio Divina che sono andate dritte al mio e come se Gesù parlasse con me con Totò Sauna. Mi sento di toccare il cielo con dito. Sorrido a tutti. Non vi è capitato ? A me si. Ma poi basta poco, ma veramente poco, un signore che non rispetta lo stop e per poco non fai un incidente e paffete tutto crolla. Dobbiamo trovare un modo per avere una stabilità, Un equilibrio. Allora, l’ho detto la volta scorsa,cosa ci aiuta? Parto dalla mia esperienza personale; la preghiera continua. Incessante. Un metodo descritto bene nel libro “il racconto di un pellegrino russo”, di cui vi invito alla lettura. Fratelli, coraggio, conquistare la vita  Eterna non è un gioco. Ci vuole, impegno costante e avere sempre chiaro la rotta: la Croce di Cristo. Ma ne vale della nostra vita

Buona Domenica

Totò Sauna

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button