Politica

Opposizione: “un’altra pagina buia del consiglio comunale sul Polo agro-energetico”

Gela – Ecco quanto l’opposizione ritiene opportuno mettere a conoscenza della collettività a seguito della celebrazione del Consiglio comunale di ieri sera, sulla realizzazione del Polo agro-energetico.

“Ci troviamo costretti, nostro malgrado, ancora una volta ad intervenire e precisare il nostro ruolo che troppo spesso ormai viene calpestato da esternazioni scomposte di diversi soggetti istituzionali evidentemente inadeguati al ruolo.

Ieri abbiamo assistito ad una delle pagine più buie del consiglio comunale, non soltanto per i contenuti di un atto inizialmente denominato “realizzazione di un Polo Agro Energetico” di cui si è fatto scempio, ma anche per le modalità arroganti, presuntuose e “dittatoriali” con cui si è pervenuti all’approvazione. Modalità che hanno imbavagliato la minoranza che rappresentiamo all’interno dell’Aula consiliare e che (vogliamo ricordarlo al Segretario della maggioranza che si pregia del ruolo di Presidente del consiglio) gode degli stessi diritti e prerogative dei suoi amici di maggioranza.

Dopo aver apprezzato, infatti, l’atto presentato dall’amministrazione soprattutto per quella che credevamo una volontà di discontinuità con le vecchie logiche politico-imprenditoriali che hanno da sempre condizionato e manipolato le scelte politiche del territorio, abbiamo dovuto non partecipare alla votazione a garanzia e nel rispetto di un’amministrazione che aveva presentato un documento di indirizzo condivisibile poi stravolto dalla stessa sua maggioranza per ricondurlo nel perimetro delle vecchie dinamiche strategiche non appartenenti alla politica, a quella politica quale “scienza e arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la Costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica”. Un atto di indirizzo tramutatosi quasi in piano ben preciso con indicazioni chiare ed unilaterali che non possono dare adito ad interpretazioni.

Quello che avremmo voluto, però, era spiegare in Aula, nella casa dei cittadini che ci hanno votato ed eletto, le nostre ragioni. Ragioni che ci hanno spinto a non partecipare alla votazione di fronte ad un atto palesemente snaturato con una denominazione in assoluto contrasto con il suo contenuto, dove l’obiettivo prioritario non sarà più la realizzazione di una realtà produttiva quale l’agricoltura, bensì un progetto fotovoltaico, che non assicura alcuna ricaduta occupazionale, un atto che autorizza l’amministrazione a dare incarichi (molti) per lavori in gran parte già svolti, un atto dove nuovamente vengono messe le mani nelle tasche dei gelesi attraverso l’uso delle royalties.

Non prestiamo il fianco e la faccia a questo scempio.

Questo e solo questo, avremmo voluto spiegare ieri in aula come è nostro diritto e dovere nei confronti della città. Questo diritto ci è stato negato da una maggioranza fragile che ha fretta di portare a casa il risultato nel silenzio di chi la pensa diversamente e che dimostra ancora una volta la sua fragilità non avendo i numeri per votare atti che ritengono importanti per la città. Vorremmo solo sapere se la maggioranza coesa di cui parla il sindaco, e che anche ieri non è riuscita a mantenere il numero legale, sia la stessa che ha del tutto stravolto l’atto di indirizzo da lui presentato come strategico per il rilancio dello sviluppo economico del territorio”.

 

F.to Virginia Farruggia

F.to Paola Giudice

F.to Salvatore Scerra

F.to Gabriele Pellegrino

F.to Sandra Bennici

F.to Emanuele Alabiso

F.to Giuseppe Spata

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